Lo Scricciolo è un passeriforme facente parte della famiglia dei Troglodytidae, lo si trova principalmente in Europa, Asia, Africa e America. Questo esemplare è molto piccolo, raggiunge una lunghezza di circa 10 cm, ha una simpatica forma rotonda, ha il piumaggio di color castano, mentre le ali e i fianchi presentano una striatura più scura e ha un lungo e buffo sopracciglio chiaro. Una delle sue particolarità è la sua coda, che tiene sempre ben dritta anche durante il volo. È un esemplare molto scattante e dinamico, specialmente in volo, è un uccello stanziale, quindi cerca sempre luoghi tendenzialmente umidi e pieni di cespugli per risiedere stabilmente durante tutta la sua vita.
Riproduzione:
A fine aprile inizia la classica fase chiamata “degli amori”, una volta scelto il compagno, la femmina cerca una zona in cui nidificare; il nido è prevalentemente di forma sferica, con una piccola apertura posta in cima, nella quale lo Scricciolo possa entrare a suo piacimento per covare e sfamare i suoi piccoli. E’ composto principalmente di muschio, ramoscelli e steli, una volta terminato la femmina deporrà al suo interno circa 10 uova di color giallo-biancastro e le coverà per 15 giorni. Rispetto agli altri esemplari, i piccoli usciranno con molto ritardo dal nido, anche dopo aver raggiunto la piena autosufficienza, infatti, il nido viene usato molto spesso come dormitorio, sia dei piccoli che dai genitori.
Alimentazione:
Si nutre principalmente di insetti, invertebrati e non disprezza anche qualche bacca durante il periodo invernale.
Questo esemplare ha un canto particolarmente acuto e potente, può durare anche parecchi minuti ed è molto armonioso. Lo Scricciolo è stato protagonista di molte leggende, tra cui quella di essere considerato il colpevole del martirio di Santo Stefano, per colpa del suo canto, il quale ha rivelato la posizione del santo ai soldati. Da qui la pratica (fortunatamente fino a molti anni fa, adesso non è più usata) barbara di ucciderlo e legarlo a testa in giù ad un ramo di agrifoglio. Adesso, per mantenere la tradizione, vengono attaccate semplicemente delle foto dell’animale sopra queste piante. Oltre a questa c’è né un’altra dove viene considerato il re degli uccelli, grazie alla sua particolare intelligenza, si narra che durante una sfida a chi volasse più in alto con gli altri uccelli, lo Scricciolo si sarebbe adagiato sulle spalle di un falco, il quale volando più in alto di tutti, gli permise la vittoria e la fama di re.