La Monachella, facente parte della famiglia dei Muscicapidi, è un uccello passeriforme lungo circa 13 cm, con il colore del piumaggio molto marcato in quanto presenta le ali e il contorno degli occhi di colore nero, il resto del corpo bianco e giallo oro e la coda bianca con l’estremità finale di colore nera. La femmina invece è di colore brunastro con le ali scure e anch’essa presenta la coda bianca con la parte inferiore di colore nero.
La monachella è possibile avvistarla in zone molto estese in quanto può risiedere in Europa e Asia, principalmente in Spagna, Portogallo, Italia, Francia, Africa, penisola Arabica, Medio Oriente, penisola Balcanica, Turchia, zone vicine al Mar Caspio, Palestina, Iran e Iraq.
Il suo habitat naturale è formato da zone aperte o semiaperte, ama il clima mediterraneo e steppico, non superando mai la quota di 1000 metri di altezza.
La Monachella si nutre principalmente di insetti, piccoli invertebrati, bacche e semi, mentre i pulcini preferiscono maggiormente le larve, i bruchi e i coleotteri. La sua tecnica di caccia comprende, l’osservazione da luoghi più alti e nascosti, nel momento in cui avvista la preda, si libera in volo per poi tuffarsi alla cattura della preda, completamente impreparata ad un attacco dall’alto.
I luoghi preferiti di caccia e di appostamento della Monachella sono quasi sempre terreni aperti e aridi, con alberi sparsi qua e là, vicino a sporgenze rocciose, ama molto cacciare anche in campi coltivati, diventando quindi ospite sgradita dei contadini.
Il suo canto è molto simpatico e solare in quanto è formato da ripetuti gorgheggi simili ad un pii-pii.
Questo uccello è molto protettivo verso il proprio territorio e verso il nido, se qualche intruso si avvicina troppo, emette un verso penetrante e gonfia il piumaggio per allontanare gli estranei.
La Monachella presenta due sottospecie, cioè la Monachella nera e la Monachella dorsonero, le quali si differenziano tra loro solo per alcune differenze nel colore del piumaggio.
Nidificano principalmente da maggio a giugno, il nido viene costruito con i materiali raccolti all’esterno, principalmente nel suolo in luoghi riparati o nelle fenditure delle rocce.
La monachella è inserita nel registro degli animali protetti a rischio estinzione, è inoltre un esemplare vietato dall’attività venatoria.