Un Pellicaniforme dal nome particolarmente suggestivo, l’ibis sacro fa parte della famiglia dei Threskiornis, un tempo abitante privilegiato dell’Egitto dal quale paese, ad oggi, è totalmente scomparso. Proprio in Egitto l’ibis sacro era venerato come divinità, simbolo di Thot, Dio della luna, della sapienza, della scrittura e della magia.
Aspetto:
Dal piumaggio uniformemente bianco, l’ibis sacro presenta in alcuni casi riflessi verdi o bluastri, che lo rendono inconfondibile. E’ dotato di lunghe zampe e di becco aguzzo nero, esattamente come la coda. Si tratta di un pellicaniforme dalle dimensioni notevoli per il suo genere: lungo fino a 60 centimetri può arrivare a pesare quasi 2 kg. A sorprendere è soprattutto la sua apertura alare che raggiunge anche il metro e ventitré nel caso di esemplari adulti.
Durante il volo ricorda molto da vicino una cicogna.
Distribuzione e Habitat:
Per quanto abiti preferibilmente luoghi poco distanti da paludi, fiumi o acquitrini, è possibile trovare l’ibis sacro in una varietà notevole di ambienti. Non di rado risiede ai margini delle città e non disdegna nemmeno le coste. Ad oggi è presente sia nel continente africano, sia nel Medio Oriente. Purtroppo si tratta di specie a rischio d’estinzione a causa della pressione venatoria cui è stata sottoposta in passato.
Grazie a recenti introduzioni è possibile ammirare esemplari di ibis sacro anche in Francia e in Italia, in Spagna e addirittura in Florida; tutto merito delle sue grandi capacità di adattamento.
Biologia e riproduzione:
L’ibis sacro è specie diurna e fino al tramonto lo si può ammirare in attività. E’ sociale e vive in gruppi anche molto numerosi. Questi durante il periodo dell’accoppiamento possono raggiungere anche i 500 esemplari.
Sorprende scoprire che si tratta di un carnivoro che per necessità si nutre anche di semi o di alghe. Grande cacciatore, è un’artista nella cattura di pesci, serpenti, batraci e invertebrati in genere, ma non di rado sfida animali ben più grossi della sua stazza.
L’ibis si riproduce durante la stagione estiva e i maschi creano una sorta di harem composto da numerose femmine che i più audaci riescono a sottrarre agli altri avversari.