La Cesena è un uccello facente parte della famiglia dei Turdidi, con una silhouette simile al Merlo, è lunga circa 27 cm e pesa 115 gr. Presenta un piumaggio di colore bruno-rosastro sul dorso, il groppone di colore grigio, le ali e la coda nere, il petto e i fianchi gialli oro con piccole macchie nere, il ventre e la parte sotto le ali argentate e infine becco e zampe di colore marrone con sfumature giallastre.
Vola in maniera molto lineare e aggraziata, a differenza del merlo la sua postura quando è a terra è molto più eretta, soprattutto quando è in procinto di attaccare la preda. Il suo verso è molto acuto, paragonabile ad un tciak tciak; la Cesena emette questo verso soprattutto in volo, in modo da mantenere una comunicazione costante con il resto dello storno.Soprattutto in periodi di forti nebbie, grazie a questo verso, il gruppo, anche durante in volo rimane sempre unito, senza il pericolo di perdersi gli uni con gli altri.
È un uccello molto longevo, a differenza di molte altre specie, può vivere fino a 18 anni. La Cesena la si può trovare maggiormente in Europa, Asia e Africa; nel nostro Paese risiede stabilmente nelle Alpi, in Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
È una specie migratrice, nei mesi invernali si sposta alla ricerca di luoghi più caldi dove poter ripararsi dal clima freddo. Cerca luoghi non ricchi di alberi per accamparsi, preferisce di gran lunga i margini dei boschi, vive in gruppo con gli altri suoi simili, durante le migrazioni lo stormo può raggiungere fino alle 200 unità, può abbandonare il luogo in cui vive per la scarsità del cibo.
La sua dieta comprende insetti, piccoli invertebrati e frutta, ama cibarsi soprattutto della bacca di ginepro, da cui ne deriva il nome popolare, Gineprone, ancora conosciuto in molte regioni.
Tra aprile e luglio inizia il periodo della riproduzione, costruisce il nido in foreste, in frutteti e in campagne con grandi alberi, il nido a forma di coppa viene disposto vicino al tronco degli alberi.Una volta terminata la costruzione del giaciglio la femmina deporrà circa 6 uova, le quali saranno covate per 14 giorni; una volta nati, i piccoli saranno sfamati da entrambi i genitori per altri 14 giorni, successivamente i nuovi nati saranno in grado di volare in completa autonomia. La femmina esegue di solito due covate all’anno. Questo esemplare viene spesso allevato in cattività per essere poi reintrodotto in natura successivamente.