Il becco a scarpa, che porta il nome scientifico di Balaeniceps rex, è un uccello appartenente al genere Balaeniceps. Come è facile intuire, questo nome è legato alla forma del suo becco, che essendo di grandi dimensioni può essere facilmente considerato somigliante ad una scarpa; proprio per via di questo grande becco che sembrerebbe avere una sacca, già in precedenza era stato classificato come appartenente alla stessa famiglia dei pellicani, cosa successivamente smentita e modificata, sebbene ancora oggi ci siano dibattiti in corso.
Predilige la vita negli ambienti caldi ed umidi, dunque dal clima tropicale: vive quindi principalmente nell’est dell’Africa, anche se una particolare concentrazione di questa specie si registra in Sudan, dove sono presenti enormi paludi in cui il becco a scarpa vive molto bene.
Il peso è notevole, in quanto molto spesso può raggiungere e superare i 6 kg, e l’apertura alare supera i due metri e mezzo nel caso degli esemplari di sesso maschile, rivelandosi comunque un uccello di grandi dimensioni.
La particolarità che distingue il becco a scarpa dagli altri uccelli è la tecnica di caccia, simile a quella che mette in pratica il marabù: durante le battute apposite, individua la preda e poi le cade addosso con tutto il suo peso (tale tecnica è infatti definita “collasso“, perché si tratta proprio di una caduta a peso morto) ed infine le taglia la testa grazie alle dimensioni del suo becco.
L’alimentazione è soprattutto composta da piccoli pesci, rane, protopteri ed altri piccoli mammiferi.
Per quanto riguarda il periodo della riproduzione, il becco a scarpa è monogamo e durante la cova entrambi gli elementi della coppia si dedicano alla prole. Le uova possono essere fino a tre, ma a raggiungere la maturità spesso è solamente un piccolo; solo a cinque mesi i pulcini sono liberi di andarsene e di volare.