La Vipera comune, facente parte della famiglia dei Viperidae, è il serpente maggiormente diffuso in tutta Italia, eccetto la Sardegna. Con i suoi 94 cm di lunghezza, questo esemplare presenta una testa triangolare di dimensioni differenti dal corpo, con la punta del muso rivolta all’insù e con due occhi di dimensione media con le pupille poste verticalmente. Anche la coda è distinta dal corpo, infatti, presenta dimensioni e forme differenti dal resto; questa caratteristica è tipica della vipera, poiché la differenzia dagli altri esemplari della sua specie non velenosi.
La colorazione varia dal grigio, al marrone chiaro, al rossiccio, in modo da potersi mimetizzare più facilmente nell’ambiente circostante. Sul dorso è presente anche un particolare disegno reticolare, che varia da esemplare a esemplare, infatti, è possibile avvistare Vipere con disegni a zig zag oppure con macchie irregolari oppure quelle con la base quasi completamente uniforme. Presenta un aspetto tozzo e irregolare, il veleno viene prodotto da ghiandole velenifere poste all’interno dei denti cavi presenti al fondo del palato. Questo serpente è presente maggiormente in tutta l’Europa occidentale, quindi dai Pirenei alla Germania fino alla Sicilia.
Il suo habitat naturale è formato da ambienti freschi e soleggiati, preferisce maggiormente risiedere in zone che possiedono poca vegetazione, come prati, pascoli e pietraie. Per via del suo aspetto è particolarmente goffa nei movimenti, se calpestata o infastidita, morde immediatamente.
Il suo veleno è letale soprattutto nei piccoli animali, raramente lo è anche per l’uomo, anche se può provocare reazione molto gravi soprattutto nei soggetti allergici, gli anziani, i bambini e i malati affetti da patologie croniche. Se morsi, comunque, ogni soggetto, deve ricevere immediate cure mediche, in quanto il suo veleno è abbastanza pericoloso se non trattato subito.
La sua dieta è composta principalmente da topi, lucertole e piccoli uccelli.
La Vipera comune è attiva principalmente di giorno, amando luoghi dove le temperature raggiungono i 25-27 gradi.
Durante l’inverno, infatti, questo serpente va in letargo, nel quale può starci anche per 7 mesi.
La vipera, a differenza delle credenze popolari, non attacca se non viene disturbato o infastidito, infatti, al minimo disturbo tende a fuggire. In primavera, al risveglio dal letargo, iniziano i periodi dell’accoppiamento. Durante questo periodo, i maschi eseguono danze di corteggiamento e combattimenti particolarmente violenti contro gli altri maschi.
Essendo loro ovovivipari, la femmina costudirà le uova (6-8 uova) all’interno del proprio corpo, le quali si schiuderanno poco prima della nascita. Una volta nati, i piccoli saranno quasi del tutto autosufficienti, si staccheranno dalla mamma in estate.