La protagonista di questo articolo è la Testuggine Sudafricana facente parte della specie Chersina angulata.
Questo fantastico esemplare risiede nel sud dell’Africa, nel sud della Namibia e in Botswana. Predilige i climi secchi e desertici anche se ha un ottimo spirito di adattamento, tanto ché può sopravvivere anche in condizioni differenti.
Le dimensioni della testuggine possono variare dai 15 ai 30 cm, sono di forma ovale e presenta una colorazione di base scura. In alcune parti del corpo, compreso il guscio mostra delle fantastiche sfumature di colore, nonché delle decorazioni molto particolari che la rendono un esemplare molto bello e particolare.
Ha un temperamento attivo durante le ore di giorno, mentre cerca un riparo durante la sera o nei periodi più torridi. Grazie alla sua fantastica dote di ambientamento, è possibile allevarla in cattività, purché il terrario riproduca in tutto e per tutto un ambiente molto secco (non può sopravvivere in ambienti umidi).
La coppia deve poter possedere uno spazio di esplorazione di circa 150×90 cm e all’interno della loro “casa artificiale” devono essere presenti trucioli, segatura, ecc. E’ necessario applicare all’interno neon e lampade UV, quelle specifiche per rettili e all’interno del giaciglio devono esserci due tipi di temperatura. Nell’area comunemente chiamata di basking (cioè dove la tartaruga crogiola al sole, come avviene di solito in natura), ci devono essere 30-33 gradi (è la zona dove devono puntare delle comunissime lampade ad incandescenza), mentre nell’area rimanente circa 26-27 gradi.
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A differenza di altri esemplari, la Testuggine Sudafricana non necessita della bacinella con l’acqua fissa nel terrario, deve essere messa ogni 2-3 giorni per qualche ora e poi tolta per evitare l’innalzamento dell’umidità. La Chersina angulata è totalmente erbivora, quindi come alimentazione necessita di foglie di lattuga, cicoria, invidia, radicchio e tutte le erbe selvatiche come tarassaco, trifoglio, ecc. Per evitare problemi di salute futuri, è buona norma inserire nel cibo, una volta a settimana, del calcio, per mantenere in forza e in attività la testuggine. La deposizione delle uova per la femmina (se l’allevatore è riuscito a ricreare le giuste situazioni climatiche) è di circa 5/6 volte all’anno con un periodo di incubazione di circa 3-8 mesi.