La Tartaruga greca dorata facente parte della famiglia dei Testudo graeca terrestris, è un esemplare molto particolare in quanto fa parte delle specie protette in via d’estinzione. Il suo nome è entrato, come quello di molte altre specie a rischio, nella convenzione di Washington nel 1998, motivo per cui essendo un esemplare protetto, chiunque trasgredisse a questa norma, riceverebbe sanzioni molto elevate.
La tartaruga greca dorata proviene da diverse zone, in particolare Sinai, Giordania, Siria, Israele, Turchia del sud e Libano. Vivono in zone costiere pianeggianti, caratterizzate da zone rocciose, prediligono il clima caldo secco con una percentuale di umidità massima del 50%, possono sopravvivere al freddo ma non a climi umidi più elevati di quanto sopra citato.
È un esemplare molto attivo solo in alcuni mesi specifici dell’anno, cioè quando le temperature sono miti (non devono essere né troppo calde né troppo fredde), negli altri mesi o nelle ore della giornata in cui il clima non è consono alla loro vita, si nascondono in giacigli improvvisati dove cercano riparo e protezione.
La Tartaruga greca è molto timida e non tende ad essere molto socievole né con l’uomo né con gli altri esemplari, sarà anche per le sue dimensioni molto piccole, di circa 20 cm con un peso che non supera 1,5 kg, il quale gli fanno apparire la realtà che lo circonda di dimensioni gigantesche. È un esemplare che presenta una varietà di sfumature di colori molto diversi, ci sono quelle che tendono al marroncino, altre al rosato, altre allo striato, altre al giallognolo e così via.
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L’allevamento della tartaruga greca dorata non è adatto a tutti, l’allevatore deve essere molto esperto in quanto questa specie soffre molto in caso di sbalzi climatici troppo forti, necessita di un recinto nei mesi estivi che sia ben colpito dal sole con una zona d’ombra e una ciotola d’acqua sempre a disposizione. In inverno invece deve essere spostato in un terrario riscaldato e le dimensioni devono essere almeno di 120 x 60 cm. È un esemplare erbivoro quindi in cattività può essere nutrito tranquillamente con lattuga, tarassaco, cicoria, malva, ecc. è necessario che disponga sempre di acqua fresca per dissetarsi ogni volta che lo necessita.
Per quanto riguarda il periodo dell’accoppiamento, avviene solo da aprile a giugno, la femmina può deporre anche fino a 10 uova per un periodo di incubazione massimo di 90 giorni.