Generalità e morfologia:
I serpenti sono degli animali predatori particolarmente efficienti, la mancanza di arti non gli causa alcun svantaggio, riescono ad essere comunque silenziosi e veloci. I serpenti sono dotati di un apparato sensoriale molto sviluppato che consente loro di individuare facilmente le prede. I serpenti sono tutti carnivori, le specie più piccole si nutrono di insetti e le più grandi possono riuscire ad uccidere e cibarsi perfino di un antilope. Le tecniche utilizzate per uccidere le prede possono essere lo stritolamento, in cui la preda muore soffocata, oppure il morso velenoso, tramite il quale i serpenti inoculano nel corpo della preda sostanze paralizzanti da particolari denti cavi specializzati per l’inoculazione del veleno.
I serpenti non masticano le loro prede ma le ingoiano intere, posseggono le ossa delle mandibole e del cranio fessibili connesse da una particolare articolazione che gli permette di "sganciare" la mandibola dalla mascella per poter ingoiare le prede più grandi. Il corpo dei serpenti varia in relazione all’habitat in cui vive, ad esempio le specie arboricole posseggono un corpo esile ed allungato, mentre le specie con abitudini sotterranee hanno un corpo tozzo e robusto. Senza dubbio l’arma segreta dei serpenti predatori è rappresentata dal loro apparato sensoriale, i serpenti posseggono uno sviluppatissimo senso dell’olfatto grazie all’organo di Jacobson.
L’organo di Jacobson è una speciale area sensoriale posta nella cavità orale che il serpente utilizza per annusare l’ambiente che lo circonda, estraendo la lingua all’esterno e riportandola in bocca porta verso l’organo di Jacobson le molecole presenti all’esterno equindi "annusa" per mezzo della lingua. I serpenti non posseggono una vista ed un udito molto sviluppato, ma in compenso alcune specie sono in grado di misurare anche piccole variazioni di temperatura, abilità molto importante per scovare mammiferi ed animali a sabgue caldo nei paraggi.
Gran parte delle specie di serpenti depone le uova ma alcune speciesono ovovivipare, ovvero danno alla luce dei piccoli vivi. Nelle aree temperate il periodo dell’accoppiamento corrisponde alla primavera e le nascite si concentrano nel periodo estivo.