Caratteristiche:
Il Pitone Verde, conosciuto anche come Morelia Viridis è un serpente appartenente alla famiglia dei boidi. Deve il suo nome al colore della sua livrea che negli adulti è verde o azzurra, mentre nei giovani è rossa o gialla. I suoi morsi possono essere molto dolorosi a causa dei potenti muscoli mascellari, ma, come tutti i boidi non è dotato di denti del veleno quindi non risultano mortali. Si tratta di un serpente costrittore che uccide le su prede soffocandole dopo averle avvolte nelle sue spire. Una volta morte poi inizia ad ingoiarle intere, iniziando dalla testa. Può arrivare a misurare fino a 4 metri di lunghezza ed è caratterizzato dalla testa grande con particolari termo ricettori situati sul muso che lo aiutano ad individuare le prede attraverso il calore emesso dal loro corpo. E’ una specie arboricola, il che significa che trascorre gran parte della sua giornata sugli alberi. Si nutre principalmente di mammiferi e piccoli sauri. Esce di notte per andare a caccia mentre di giorno resta rintanato sugli alberi a riposare. Può essere allevato in cattività e se ben addestrato diventa un animale molto docile.
Habitat: Il suo habitat naturale è costituito dalle foreste pluviali ricche di alberi e con una fitta vegetazione. Predilige le zone con elevati tassi di umidità con picchi anche del 90% e con un forte sbalzo termico tra il giorno e la notte. Il suo clima ideale è quello tropicale.
Distribuzione:
Il pitone verde è un ofide originario dell’emisfero australe. Vive principalmente in Australia e in particolare nel Queensland e sulle isole vicine alle coste australiane. Lo si trova soprattutto nelle foreste pluviali della Nuova Guinea.
Riproduzione:
I pitoni verdi raggiungono la maturità sessuale verso i tre anni. La fase dell’accoppiamento vero e proprio è preceduta da un lungo corteggiamento con cui il maschio conquista la femmina. L’accoppiamento vero e proprio avviene con il maschio e la femmina che si attorcigliano l’uno sull’altro. Il pitone verde è una specie ovipara, il che significa che la femmina depone le uova fecondate in una buca appositamente scavata nel terreno. La deposizione avviene dopo trentacinque giorni dall’accoppiamento, mentre la gestazione dura un mese e mezzo. Nel periodo della gestazione la femmina si attorciglia sulle uova, il cui numero può variare da uno a undici, per proteggerle e per garantire loro il calore necessario per farle maturare. In questa fase la femmina non lascia mai il nido, mentre, una volta schiuse le uova, abbandona completamente i cuccioli al loro destino. I piccoli sono già autosufficienti e inizialmente si nutrono di insetti e di piccoli sauri.