Generalità e morfologia:
Quando Charles Darwin arrivò nelle isole Galapagos, nel 1835, vi trovò migliaia di rettili simili a lucertole. Questi animali, detti iguane terrestri, facevano grandi buche nel terreno: ne facevano così tante che Darwin aveva difficoltà a trovare un posto dove piantare la tenda.
Sulla riva del mare Darwin trovò un’altra specie di rettili, le iguane marine. Descrisse questo animale come una creatura orrenda, stupida e lenta nei movimenti. Effettivamente le iguane sono animali dall’aspetto strano, simile a quello che probabilmente dovevano presentare alcuni rettili preistorici. Milioni di anni fa i rettili erano la forma di vita dominante sulla terra; con l’affermarsi dei mammiferi, i rettili cominciarono a diminuire.
Le iguane sono tra i rettili più più grandi presenti sulla terra dato che possono raggiungere il metro e ottanta in cattività e i due metri e mezzo in natura.
Morfologia:
Il corpo di un’iguana è ricoperto di squame, che a volte sono vivacemente colorate. Diversi tipi di iguane hanno creste di spine molli, disposte come i denti di un pettine; le creste si estendono lungo il dorso dalla parte posteriore del capo fin verso la metà della lunga coda. Una particolare specie di iguana vivente nelle zone rocciose e aride dell’isola di Haiti, l’iguana rinoceronte, è caratterizzata da una grande duplicatura cutanea in corrispondenza della gola e da alcune grosse squame poste in corrispondenza della testa, tre delle quali, nei maschi, sembrano corni. Le iguane appartengono ad una grande famiglia di rettili, gli iguanidi, diffusi esclusivamente nelle americhe, a parte due generi viventi nel Madagascar e nelle isole Figi. Fanno parte di questa famiglia numerosi rettili di dimensioni relativamente modeste.
Il termine iguana è generalmente usato per indicare solo i membri più grandi della famiglia. Una delle specie più comuni è l’iguana verde, diffusa nelle selve dell’America meridionale e centrale. E’ il più grande della famiglia che può raggiungere il metro e sessata circa, di cui un metro è la coda. Queste vivono esclusivamente sugli alberi, preferibilmente vicino ai fiumi; hanno molti nemici, compreso l’uomo che le caccia per le carni prelibate; è però molto difficile cattiurarlo. Le iguane scendono dagli alberi solo per deporre le uova, accoppiarsi, o semplicemente cambiare zona. Quando l’animale si trova in difficoltà si lascia cadere dall’albero, anche a grandi altezze, senza risentirne, tanto da riuscire a riprendere la fuga subito dopo aver toccato terra. Se cade in acqua riesce a nuotare con velocità sia in superficie che in profondità, rimanendo a lungo in immersione.
Habitat e abitudini delle iguane:
La notte la passano prevalentemente una sorta di rifugio-tana, al riparo dai predatori. Le iguane sono generalmente vegetariane: si nutrono di foglie, fiori, frutti e germogli; gli individui giovani mangiano anche insetti.
Le iguane marine si nutrono di alghe che crescono abbondanti sul basso fondale. Questa specie arriva al metro e quaranta, con ottanta centimetri di coda e del peso di una dozzina di chili, vivono in colonna sugli scogli e sulle coste battute dalle onde. Un tempo molto numerose, le iguane marine sono calate di numero da quando sulle isole si sono stabiliti l’uomo con i suoi animali domestici. Le iguane sono proprie del nuovo mondo ma è possibile l’allevamento in cattività, anche in casa, basta usare un apposito contenitore con misure adeguate e che presenti caratteristiche simili al loro habitat naturale.