Il Biacco, facente parte della famiglia dei Coluber viridiflavus, è un serpente non velenoso, tipico delle campagne, delle zone rocciose, delle praterie e delle rive dei fiumi. Questo serpente è lungo circa 120-130 cm, in alcuni casi sono stati trovati esemplari lunghi anche 2 mt, presenta una colorazione prevalentemente nera, visibile nella parte superiore, con striature longitudinali irregolari di colore verde e giallo, il ventre è di colore chiaro. Il nome di questo animale, prende la desinenza della parola longobarda biach, che significa pallido, che descriveva i serpenti privi di macchie, un tempo presenti nelle campagne.
Questa descrizione si riferisce principalmente agli esemplari giovani, i quali presentano una colorazione molto più chiara rispetto a quella degli adulti (i giovani raggiungono la maturità sessuale verso i tre anni di età). Il Biacco viene anche chiamato Colubro verde e giallo, proprio per descrivere le aree del corpo in cui questa colorazione è maggiormente presente. Il Biacco è un serpente molto agile e veloce, raggiunge circa gli 11 Km l’ora, ed è un ottimo nuotatore; è un esemplare diurno, in caso di pericolo tenta immediatamente la fuga verso rifugi sicuri, ma se bloccato si scaglia contro l’avversario, mordendolo più volte.
Questo serpente è possibile avvistarlo in Francia, Svizzera, Italia, Slovenia, Croazia e Malta. Grazie alla sua forte adattabilità, nel nostro Pese risiede in tutte le Regioni, riuscendo ad ambientarsi ad ogni clima e territorio. La sua dieta è composta da piccoli rettili, come per esempio piccoli sauri, vipere d’acqua, ecc., da piccoli uccelli, da piccoli trovati all’interno dei nidi, da piccoli mammiferi, da anfibi e all’occorrenza anche da piccoli pesci. Spesso lotta con altri animali, ma preferisce comunque fuggire appena ne ha la possibilità. Verso luglio, la femmina depone dalle 5 alle 15 uova circa, di solito nascoste in fessure tra le rocce o all’interno di buche nel terreno.
Le uova si schiuderanno ad agosto, dopo circa 8 settimane d’incubazione; i piccoli saranno già indipendenti, si ciberanno principalmente di insetti e piccole lucertole. Durante il rito dell’accoppiamento, in primavera, il maschio è solito mordere la femmina per immobilizzarla. Il Biacco, non risulta essere inserito nell’elenco delle specie a rischio estinzione, pur essendo l’esemplare che viene maggiormente investito dalle automobili, per via dei suoi veloci spostamenti.