I primi fossili di canidi accanto ad insediamenti umani sono stati rinvenuti 14000 anni fa in Iraq. Poi furono trovati numerosi reperti, ca. 10000 anni fa, in molte parti del mondo.
È necessario chiarire un concetto ancora diffuso secondo il quale il cane sia diventato tale grazie alla domesticazione e che i primi canidi adottati sarebbero stati dei lupi. In realtà i primissimi cani si erano già differenziati dal loro progenitore spontaneamente, prima di incontrare l’uomo. Sicuramente si erano avvicinati all’uomo essendo divenuti meno selvatici, meno aggressivi e meno diffidenti rispetto al lupo.
Una delle ultime teorie sull’origine e sull’evoluzione del cane vede apparire per primo il Canis familiaris palustris o cane delle torbiere i cui resti furono trovati nei villaggi di palafitte risalenti al medio neolitico. Da questo cane si sarebbero evoluti successivamente tre tipi distinti, indicati come progenitori dei diversi ceppi odierni:
- Canis familiaris matris optimae da cui sarebbero derivati i cani da pastore, i cani nordici, quelli di aspetto più “lupoide”
- Canis familiaris intermedius i cui fossili risalgono all’età del ferro e da cui sarebbero invece discesi i cani da caccia e i levrieri
- Canis familiaris inostranzewi i cui resti fanno pensare a degli animali piuttosto grandi dai quali, probabilmente, discenderebbero i nostri molossi.
Pare che la domesticazione sia avvenuta all’incirca nello stesso periodo (11-12 milioni di anni fa) in tre aree diverse: Asia, Africa ed Europa meridionale. I resti più antichi apparterrebbero a gruppi di canidi selvatici che si avvicinavano agli insediamenti per rubare i resti dei pasti; questo accade ancora oggi in particolare in Africa e in Asia dove alcuni cani si avvicinano all’uomo per nutrirsi e poi fuggono.
Alcuni studiosi ritengono che i canidi primitivi che si avvicinavano all’uomo erano esemplari rifiutati dal branco. Non si sa come e perché questo sia avvenuto: ciò che possiamo sicuramente sostenere è che i primi cani che si avvicinarono all’uomo esercitarono diversi ruoli, da cane-spazzino a cane cibo, (non è un caso che il cane venga mangiato oggi in diverse civiltà).
Nell’arco di qualche millennio il cane si sarebbe però trasformato da ladro-cibo-spazzino ad amico e collaboratore. Ma come è stato possibile?
Molte sono le ipotesi. Per un uomo primitivo poteva essere molto comodo inseguirlo, averlo come “guida“. Avendo il cane un grande olfatto avrebbe trovato della selvaggina prima di lui, casualmente poteva incontrare però un cucciolo di cane orfano, facile da portare a casa, poteva aver pensato di farlo crescere, allattato dalla donna di famiglia, un po’ di più per avere più carne, quindi a 6/7 mesi pensava di mangiarlo, ma molto probabilmente qualcuno in famiglia si oppose perché ormai gli voleva bene.
Solo in un secondo momento l’uomo primitivo si rese conto di quanto il cane poteva essergli utile: poteva ad esempio, accompagnarlo a caccia o avvertirlo della presenza di qualche intruso. Da qui sicuramente prese avvio il vero “rapporto” uomo-cane e quel magico legame che continua a legarci al nostro più fedele amico.