Lo squalo della Groenlandia, conosciuto anche con il nome di Somniosus microcephalus, è considerato uno dei pesci più grandi del mare in quanto può crescere fino ad 8 metri di lunghezza.
Uno dei pochi, se non l’unico squalo in grado di nuotare nelle acque gelide dell’Atlantico e nelle regioni artiche.
Considerato come un vero e proprio “gigante” delle regioni polari, proprio per le sue dimensioni enormi, che di media si aggirano intorno 400 metri.
Si presenta dal colore grigio-marrone, uniforme e qualche volta con alcune macchie più chiare sulla zona del dorso. Il muso dello squalo della Groenlandia è rotondo e corto, con degli occhi veramente minuscoli.
La vista infatti non sembra esser molto sviluppata, in quanto tale squalo è appunto considerato quasi cieco, e talmente lento da non superare il miglio l’ora. La sua cecità, secondo alcuni studi sembra esser dovuta dall’Ommatokoita elongata, un crostaceo che vive attacco (in modo permanente) agli occhi degli squali. Risulta che il 90% degli squali sia colpito da tale parassita.
Nonostante queste caratteristiche, lo squalo della Groenlandia non sembra sentire particolari difficoltà durante la sua caccia, in quanto si affida molto ai suoi sensi, come l’olfatto, molto efficaci. Amano molto il buio e il freddo, infatti la loro presenza nelle acque è molto limitata, registrata appunto solo nelle regioni artiche, dove la temperatura dell’acqua è molto bassa anche nella superficie.
A causa della sua lentezza, non è il miglior predatore, in quanto si dedica alla nutrizione di carcasse: questo è infatti confermato dalla presenza di crostacei anfipodi che sono stati trovati all’interno del suo stomaco. Sono dei veri e propri spazzini del mare, in quanto mangiano tutti i corpi di animali morti o meglio in decomposizione che ritrovano sotto al loro muso. Ciò lo conferma il fatto che in alcuni squali sono stati trovati resti di orsi polari, renne e alci.
Lo squalo della Groenlandia non è minacciato dalla pesca, in quanto la sua carne non è commestibile: gusto amaro e quasi tossico per l’uomo. La riproduzione di questo squalo inoltre sembra essere vivipara aplacentata. La femmina dello squalo trattiene dentro di sé nell’utero le uova con i piccoli, e una volta che quest’ultimi saranno già formati e nutriti dal sacco usciranno all’esterno.
Inoltre, lo squalo della Groenlandia non è assolutamente considerato pericoloso per l’uomo, in quanto sarebbe davvero raro un incontro con tale specie, e per incontrarlo è necessario tuffarsi nella profondità degli oceani, negli abissi del mare.