Generalità e morfologia:
Benché l’appellativo di pesce gatto venga applicato indifferentemente a tutta la specie dei siluriformi, designa più particolarmente un siluride che si trova in numerosi paesi europei, specialmente in Francia. Il suo paese d’origine è l’America del nord dove raggiunge i 50 centimetri. Da noi invece non supera i 25. Ha una bocca molto larga, circondata da otto barbigli.
I primi raggi della pinna dorsale anteriore e di quelle pettorali sono spinosi e collegati a ghiandole velenifere. Infatti possono infliggere dolorose ferite a coloro che li toccano senza precauzioni. La pelle è viscida, bruna superiormente e giallastra inferiormente. La testa, molto massiccia, conferisce all’animale un aspetto molto robusto, soprattutto se visto di fronte. Gli occhi sono piccoli. Il pesce gatto ama i fondali melmosi e presenta una grande resistenza alle variazioni di temperatura ed alle deboli gradazioni di ossigeno, cosa che gli permette di frequentare tutte le acque e qualsiasi ambiente. Ha abitudini notturne ed è un carnivoro voracissimo, che si abbandona ad un vero e proprio massacro di uova, larve e di qualsiasi piccolo animale di cui può impadronirsi.
All’inizio dell’estate, dopo aver liberato dalla vegetazione un angolo del fondale, la femmina depone migliaia di piccole uova:i genitori le sorvegliano sino alla schiusa, non abbandonando i piccoli neppure dopo la nascita. Imprudentemente importato in Europa all’inizio del nostro secolo, il pesce gatto si è diffuso ovunque, comprese le nostre acque, causando gravi danni ad altre specie più apprezzate. A causa della sua straordinaria vitalità, non è facile ucciderlo o limitarne la prolificazione. La sua carne è poco apprezzata.