Il Merluzzo dell’artico è conosciuto con il nome scientifico di Gadus Morhua o merluzzo nordico. Appartiene alla famiglia dei Gadigae ed è un pesce che popola le zone dell’Oceano Atlantico Settentrionale, viene pescato spesso nella zona della Groenlandia fino al Mare di Norvegia.
Impossibile trovarlo nel mediterraneo nonostante la confusione con Nasello che in realtà non ha nulla a che fare con questa specie. Il pesce si presenta con una forma piuttosto allungata una testa grande rispetto al corpo e un grande barbiglio posizionato sotto il mento.
La morfologia dell’animale vede la presenza di tre pinne dorsali, due anali e altre posizionate a livello della giugulare e del tronco. Colorazione varia dal marrone al verde-grigio sulla parte dorsale che spesso può essere cosparsa anche con macchie arancioni o bianche che vanno a sfumare lungo la pancia.
Da molti viene chiamato il pesce con le lentiggini, a causa di macchiette scure sul muso. Tra le altre caratteristiche di questo animale non possiamo dimenticare la lunghezza di due metri e un peso massimo che può raggiungere i 96kg.
Di cosa si nutre il Merluzzo dell’artico? Nel suo habitat naturale è considerato un predatore che mangia le aringhe e il capelin, non disdegna anche altri specie di pesci piccoli per fare un bel spuntino energetico.
La riproduzione di questa specie avviene durante il periodo invernale, dopo le migrazioni i maschi e le femmine si accoppiano in località appartate.
Il pesce può deporre da 8 a 10 milioni di uova ogni anno, ogni avanotto ottiene la maturità sessuale solo trascorsi sei anni. La pesca del Il Merluzzo dell’artico è popolare, infatti il numero di esemplari presenti nelle zone artiche sta man mano diminuendo, per esempio in Canada da molti anni la pesca dei merluzzi si è esaurita a causa di mancate risorse.