Generalità e morfologia:
La volpe artica, Alopex lagopus, è un Canide di piccole dimensioni nativo delle regioni artiche. La lunghezza del tronco raggiunge un massimo di 55 cm negli esemplari maschi e la coda, di circa 30 cm, appare ricoperta da un pelo fitto e folto che costituisce un’ottima fonte di calore durante i periodi più freddi dell’anno. A differenza delle volpi comuni essa ha orecchie molto più piccole e rotonde ed un muso molto meno affinato. Il manto assume differenti toni a seconda della stagione e dell’habitat al fine di mimetizzarsi perfettamente con l’ambiente naturale: d’inverno questo è infatti di un bianco candido mentre, con l’approssimarsi della primavera e del cambiamento dei colori della natura, diventa di un marrone molto tenue. Le specie che abitano le zone costiere vengono anche chiamate volpi blu per la particolare colorazione del pelo che assumono in inverno.
Morfologicamente è nata per vivere in queste zone, le sue zampe sono pelose, le orecchie piccole e il muso corto, dettagli che portano una somiglianza a dir poco elevata con il lupo. Per proteggersi dal freddo vivono nelle tane e quando le bufere di neve invadono tutto il territorio, l’animale si protegge scavando dei tunnel sotto la neve per scavare un rifugio.
Habitat:
Abita le zone costiere e le tundre di tutte le aree circumpolari e l’Artico, in particolare la Russia, il Canada, il nord dell’Alaska, la Groenlandia e alcune alture dell’Islanda, Scandinavia e Finlandia. Anche in Svezia si contano alcuni esemplari.
Vita sociale e comportamento:
A caratterizzare questa specie è soprattutto l’eccezionale adattabilità agli ambienti anche meno ospitali: che si tratti di zone polari o di radure desertiche prive di vegetazione, la volpe artica mostra sempre una grande capacità di sopravvivere. Essa si nutre principalmente di uccelli, roditori e pesci ma non disdegna, quando possibile, cuccioli di foca o avanzi di cibo di uno dei suoi più temibili predatori, l’orso polare. Se la caccia non dovesse andare a buon fine, come da tradizione la furbizia della volpe sovrasta ogni possibilità di sopravvivenza e l’obiettivo degli esemplari sarà quello di attendere che l’orso polare uccida la preda per mangiare i resti. Dopo la caccia la volpe ha l’abitudine di scavare nella neve o nella terra dei lunghi tunnel presso i quali dimorare ben protetta dal gelo dell’esterno.
Inoltre molti non sanno che la volpe dell’Artico in casi estremi può mangiare anche verdure selvagge ove disponibili. A prima vista la coda della volpe in questo contesto può sembrare poco interessante, invece per l’animale è come avere una coperta contro le temperature rigide.
Corteggiamento e riproduzione:
Le volpi artiche tendono a formare coppie monogame, vale a dire che durante la stagione della riproduzione il maschio non abbandonerà mai la femmina gravida in cerca di altre “prede”. La volpe artica partorisce nel periodo primaverile e le sue cucciolate possono raggiungere addirittura i quattordici esemplari, tuttavia la mortalità di quest’ultimi è piuttosto alta ed alla fine solo pochi di loro raggiungeranno l’età adulta.
Un mammiferi.php">mammifero davvero straordinario che può avere cucciolate fino fino a 14 piccoli.