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Proboscidati

I Proboscidati sono un ordine di mammiferi, facenti parte della classe dei Mammalia, a cui appartiene tutta la specie degli elefanti.

Questi mammiferi sono gli animali più grandi che vivono sulla Terra ferma, sono alti circa 4 metri, possono raggiungere un peso massimo di circa 7500 Kg; per fare in modo che l’animale possa sopportare tale peso, gli arti sono posti sotto il corpo. Le due caratteristiche fondamentali che servono ad identificare tale ordine, sono la proboscide, formata dal naso e dal labbro superiore, la quale ha la funzione di organo di senso, di mezzo per rendere possibile la nutrizione, la usa per bere e per lavarsi e infine permette l’interazione tra gli individui nella vita sociale.

La seconda caratteristica sono i grandi padiglioni auricolari, i quali oltre a fungere da normali organi uditivi, hanno la funzione di radiatori e di eliminazione e regolazione del calore aggiuntivo.

La pelle è molto spessa, essendo priva di peli è anche molto delicata, motivo per cui i Proboscidati devono effettuare frequenti bagno di polvere, acqua e fango in modo da mantenerla sempre morbida e priva di parassiti.

Le zanne sono presenti solo negli esemplari maschili, sono formati dall’allungamento dei denti incisivi continuo; quando le zanne precedenti si usurano, vengono spinte da quelle nuove fino a far cadere quelle vecchie. Le zanne servono all’animale sia per la nutrizione che come arma di difesa. Dopo i 60 anni le zanne non cresceranno più, l’animale quindi sarà destinato a morire di fame.

All’ordine dei Proboscidati fanno parte due grandi generi, cioè quello dei Loxodonta e quello degli Elephas. Durante il periodo della glaciazione c’erano molti più esemplari che facevano parte di questo ordine, come per esempio i Mammut e il Mastodonte americano, in seguito, durante i cambiamenti climatici e l’evoluzione, le specie si sono ridotte e sono mutate (l’aspetto fisico e le abitudini) durante il passare del tempo.

Generalmente questi mammiferi partoriscono un solo piccolo (un parto gemellare è molto raro) all’anno e lo accudiscono per quasi tre anni (viene accudito dalla madre; in caso di morte di quest’ultima il piccolo viene preso in cura dalle altre elefantesse).

Grazie alla loro stazza, questi animali non hanno nemici naturali, a parte l’uomo, il quale lo caccia selvaggiamente o lo cattura per farlo vivere in cattività.