Le cavie, chiamate anche porcellini d’india, sono diventati molto popolari negli ultimi anni come animali da tenere in casa sia perché sono attraenti e divertenti perché non è difficile custodirli ed allevarli. Le ultime due qualità le rendono molto utili agli scenziati che se ne servono per sperimentare nuovi medicinali e nuove tecniche mediche: è appunto sulle cavie che essi effettuano queste sperimentazioni per essere sicuri che non siano pericolose per gli esseri umani. Origine della specie e morfologia del porcellino d’india: Il porcellino d’india è originario dell’ America meridionale, da qui fu importato in Europa nel XVII secolo dagli olandesi. Gli indios addomesticavano il porcellino d’india per scopi alimentari. E’ un roditore che appartiene alla famiglia dei cavidi. Questi mammiferi sono privi di coda e presentano manti con una vasta gamma di colori: alcuni porcellini d’india sono neri, altri bianchi o color bruno-cioccolata o rossastri; altri infine presentano una combinazione di questi colori. I porcellini d’india hanno arti e orecchie corte; gli arti anteriori hanno quattro dita e quelle posteriori tre, con unghie taglienti. Hanno un corpo tozzo con zampe e collo molto ridotti. Hanno 20 denti a crescita continua, che continuano a crescere per tutta la vita e vengono mantenuti alla stessa lunghezza con il consumo costante di cibo e diversi materiali.
Alimentazione dei porcellini d’india:
I porcellini d’india sono creature timide, che non riescono a muoversi rapidamente neppure in caso di pericolo: sanno soltanto rifugiarsi nelle loro tane per sentirsi al sicuro. In proporzione alle loro dimensioni i porcellini d’india mangiano molto e hanno bisogno di molto liquido nella loro dieta. Analogalmente all’uomo, esse non sono capaci di produrre da sole la vitamina C, che è essenziale per una buona salute, ma la assumono dalle foglie e dalle radici di cui si nutrono. In cattiità i porcellini d’india si nutrono di: avena, pane, latte, foglie di dente di leone e di altre verdure fresche.
La riproduzione e comportamento del porcellino d’india:
I porcellini d’india cominciano ad accoppiarsi all’età di 2 mesi; la gestazione dura circa sessanta giorni: i piccoli nascono già attivi e ricoperti di pelo. I porcellini d’india domestiche hanno bisogno di pochissimo spazio; se vengono accuditi adeguatamente e alimentate con una dieta appropriata possono vivere fino ad otto anni mentre in cattività la loro vita arriva ai 3-4 anni circa.
Allo stato selvatico frequentano ambienti diversi, dalle zone rocciose alle paludi. Di giorno si nascondono in tane da loro stessi costruite, riunendosi in gruppi o in vere e proprie colonie composte da un maschio dominante, svolgendo tutte le loro attività insieme, senza mai separarsi.
Uno degli aspetti più curiosi di questo animale è il sistema di comunicazione, basato su diversi segnali acustici, simili a squittii, ognuno associato ad un preciso messaggio. Utilizzano anche segnali olfattivi, soprattutto nel periodo riproduttivo per marcare la femmina, solo in alcuni casi vengono usati dal maschio dominante per segnare il territorio. Le cavie addomesticate vanno tenute in apposite gabbie con acqua e cibo costanti, è preferibile tenerli in compagnia e non fargli mai mancare affetto, essendo abituati a vivere in gruppi.