Generalità e morfologia:
L’Orso bruno, Ursus Arctos, è il più diffuso mammiferi.php">mammifero della famiglia degli Ursidi. Le sue dimensioni sono piuttosto imponenti e con i suoi 250 cm di altezza e gli oltre 400 kg di peso medio è considerata una delle otto specie più grandi della sua famiglia. Come suggerisce il suo nome il mantello ha una tipica colorazione bruna che a volte assume lievi riflessi neri o, soprattutto in età infantile, biancastri e biondi. Le zampe anteriori presentano dei grandissimi artigli non retrattili che gli consentono di scavare ed arrampicarsi molto agevolmente; a compensare una vista piuttosto mediocre sono i ben sviluppati sensi dell’udito e dell’olfatto grazie ai quali l’orso riesce ad individuare possibili prede anche a grandi distanze. Habitat: La specie è molto diffusa in tutta l’Eurasia dalla Norvegia alla Siberia e l’America settentrionale. In particolare abita grandi regioni della Russia, Canada, Stati Uniti e sono presenti molti esemplari anche in alcune isole giapponesi ed in Iraq. Anche l’Italia, in ristrette zone alpine, ospita alcune sottospecie di Orso bruno costantemente monitorate e tutelate.
Vita sociale e comportamento:
L’Orso bruno preferisce trascorrere la sua esistenza in modo totalmente solitario ed autonomo, è molto raro osservare infatti due esemplari assieme se non quando questi sono cuccioli o in fase di svezzamento. Le abitudini dell’animale sono principalmente crepuscolari e notturne: di giorno esso trascorre intere ore in totale immobilità al riparo del suo giaciglio e solo dopo il tramonto comincia le sue lunghe peregrinazioni in cerca di cibo. Quest’ultimo è solitamente costituito da frutti e germogli ma l’animale non disdegna carcasse di animali morti incontrati lungo il cammino. D’inverno, dopo aver fatto grande scorta di adipe, l’orso si ritira in una tranquilla tana e cade in stato di semi-letargo o ibernazione durante il quale tutte le funzioni vitali risultano notevolmente rallentate.
Corteggiamento e riproduzione:
In genere il periodo degli amori inizia con l’approssimarsi dell’estate, unico momento dell’anno in cui è possibile osservare due esemplari adulti interagire. La gestazione dura tra i sette e gli otto mesi ed la suo termine la femmina dà alla luce da uno a quattro cuccioletti. Al momento della nascita quest’ultimi sono completamente privi di pelo e pesano circa cinque kg. La relazione mamma-figlio è piuttosto intensa e duratura, si calcola infatti che mediamente un orsetto comincerà una vita autonoma solo all’età di tre anni.