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Mulo

MuloIl mulo, nato grazie all’intervento dell’uomo, non è altro che un ibrido ottenuto dall’accoppiamento tra un asino e una cavalla, viene spesso confuso con altri specie, soprattutto con il bardotto (ibrido contrario, frutto dell’’accoppiamento tra un cavallo e un asina).

Presenta in realtà caratteristiche fisiche assai diverse tra essi.

Il mulo, oltre ad essere un ibrido è anche sterile, ovvero non è in grado di riprodursi. Ciò è dovuto ad un corredo cromosomico dispari.

Sono in grado di trasportare carichi assai pesanti, fino a 130 kg anche per lunghe tratte senza alcun cenno di stanchezza.

 Aspetto fisico

Il mulo presenta caratteristiche comuni sia dell’’asino che del cavallo, nonostante ricordi di più quest’ultimo.

Con delle dimensioni maggiori dell’asino, da cui ha ereditato la grande testa e le zampe massicce, si presenta con un collo corto, una statura robusta e un ottimo adattamento ai vari tipi di ambiente, anche quelli più sfavorevoli.

Da un pelo corto e molto ruvido, il suo mantello varia di colore a seconda dei genitori che vengono accoppiati (o meglio le razze) variando da un grigio chiaro al nero.

Se dalla madre il mulo ha ereditato la statura e la criniera, dal padre ha invece preso le lunghe orecchie e la testa grossa.

Animale assai utile all’uomo fin dall’antichità, viene usato per trainare merci, arare i campi e molto altro ancora.

Habitat naturale

Il mulo è da sempre stato usato, fin dall’antichità per le sue particolari caratteristiche di robustezza e forza, che tutt’ora lo contraddistinguono.

È stato allevato inizialmente in Mesopotamia e in Illiria per poi diffondersi in tutto il mondo.

Creatura quasi “artificiale” ottenuta grazie all’aiuto dell’uomo, il mulo si trova in tutti i paesi del Mediterraneo, in Asia, in Africa e anche nelle regioni dell’America Meridionale.

Non è possibile identificare un vero e proprio habitat naturale per questo animale, in quanto, è in grado di adattarsi ai vari sbalzi di temperatura e ai vari ambienti che lo circondano.

In Italia inoltre sono sempre stati presenti i muli di “qualità”, famosi per l’aiuto indispensabile che davano ai contadini del Sud e anche nell’artiglieria e nella fanteria alpina.

Possiamo indicare ad esempio i muli pugliesi, spesso identificati con il nome di “marinesi”, erano il risultato dell’accoppiamento tra le cavalle Murgesi e gli asini di Martina Franca.

Alimentazione

Il mulo, animale assai prezioso in montagna, ha delle abitudini alimentari molto semplici. La sua dieta è composta prevalentemente di orzo, erba fresca e fieno.

Inoltre, ha necessità di bere 20 litri di acqua al giorno, suddivisi in tre fase durante la giornata.

Non richiede grosse attenzioni ed è in grado di adeguarsi.

nonostante ciò, il mulo si presenta con un carattere assai complicato da gestire, coraggioso e ostinato è anche spesso troppo cocciuto e testardo.