Generalità e morfologia:
La Focena rientra nella famiglia dei Cetacei odontoceti (famiglia caratterizzata da forma del muso e dentatura simili). Chiamata anche Marsuino, essa ha dimensioni piuttosto modeste raggiungendo la lunghezza massima di un paio di metri ed è provvista di una pinna dorsale di forma triangolare. Il corpo è massiccio e la sua colorazione è nera o grigio molto scura sulle parti superiori del corpo, bianca in quelle inferiori; mascella e mandibola sono armate ognuna di circa quarantasei-cinquantaquattro piccoli denti dalla tipica forma a vanga. Habitat: La Focena comune è molto diffusa nell’Atlantico settentrionale, nel Mare del Nord, nel Baltico, nella Manica e non è raro incontrarla anche nel Mediterraneo. Lungo le coste delle isole Britanniche essa rappresenta senza dubbio il cetaceo più abbondante e talvolta può capitare che penetri anche nei fiumi e che li risalga per lunghi tratti.
Vita sociale e comportamento:
La specie è una grande cacciatrice di pesci, in particolar modo di aringhe e merlani, ma si accontenta anche di crostacei, molluschi e persino piante marine. Generalmente le Focene si muovono in piccoli gruppi che contano al massimo dieci individui e che comunicano e si coordinano tra loro con l’ecolocazione, vale a dire attraverso un sonar biologico con il quale producono determinati suoni che rimbalzano sugli oggetti posti nell’ambiente. Pur raggiungendo elevate velocità nel nuoto, circa i 55 km/h, a differenza dei Delfini, le Focene sono molto meno acrobatiche e giocherellone. Purtroppo in alcuni Paesi la specie è oggetto di una spietata caccia a scopo alimentare da parte dell’uomo, inoltre alcune sottospecie dalla limitata distribuzione geografica, ad esempio quella presente del Golfo della California, pur non essendo proprio a rischio estinzione contano pochissimi esemplari.
Corteggiamento e riproduzione:
Durante i mesi estivi le Focene si accoppiano e dopo circa un anno di gestazione le femmine mettono al mondo uno o al massimo due figli, i quali hanno pressappoco metà della lunghezza degli esemplari adulti. Per l’allattamento le mamme si portano in vicinanza della superficie e si pongono su un fianco allo scopo di permettere ai figli di prendere tra le labbra le mammelle, e di mantenere, durante il tempo che sono attaccati, il piccolo sfiatatoio al di fuori dell’acqua.