Gli Artiodattili sono un ordine di mammiferi facenti parte della classe dei Mammalia. Gli Artiodattili sono definiti come ungulati che possiedono un numero pari di dita e che possiedono la zampa retta dal terzo al quarto dito, a differenza dei Perissodattili che possiedono un numero dispari di dita e la zampa è retta solo sul terzo dito. I primi fossili trovati di questo gruppo di animali risale addirittura a circa 60 milioni di anni fa, in seguito il grande gruppo si è evoluto nei sottordini che conosciamo attualmente.
Gli Artiodattili sono diffusi in tutto il mondo, tranne che in Australia e in Nuova Zelanda; in questi due Stati sono stati recentemente introdotti dall’uomo, come animali domestici.
Quasi tutti gli esemplari di questo ordine sono erbivori, quindi dispongono di molari molto forti e resistenti; in più presentano corna e zoccoli. Ci sono quasi 300 specie appartenenti a questo ordine suddivisi in tre grandi sottordini (in cui per ognuna comprendono diverse famiglie e infraordini), cioè il Tylopoda, il Suina e il Cetruminantia.
In Italia sono presenti 9 specie di Artiodattili, troviamo il Camoscio Alpino, diffuso dalla Liguria al Friuli Venezia Giulia, il Camoscio Appenninico, diffuso nel Parco Nazionale dell’Abruzzo e reintrodotto recentemente nella zona centrale degli Appennini, la Capra selvatica, diffusa solo sull’Isola di Montecristo, il Muflone, presente in maniera frammentaria in Toscana, sull’Isola dell’Elba, all’Isola del Giglio, nell’Appennino centro-settentrionale e in Sardegna, lo Stambecco delle Alpi, sopravvissuto solo nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, il Cinghiale, presente in maniera discontinua in tutta l’Italia, il Capriolo, presente in modo continuo dalle Alpi fino alla Maremma toscana e presente in piccole quantità nel Lazio, Gargano, Calabria e in Sila, il Cervo nobile, presente dalle alpi fino a tutto l’Appennino tosco-romagnolo e infine il Daino, diffuso maggiormente in Toscana, Emilia Romagna e Calabria.
Gli Artiodattili sono divisi in tre gruppi in base alle caratteristiche fisiche, troviamo i non ruminanti, i tilopodi e i ruminanti. L’apparato digerente di questi animali è formato per resistere alla digestione di un’alimentazione particolarmente povera e non troppo variata.
Naturalmente, caratteristiche quali la riproduzione, il comportamento sociale e altro ancora sono differenti da specie a specie.