Chi non ha mai visto una lucciola, non l’ha mai sentita nominare o non si è mai fatto incantare dallo spettacolo delle minuscole lucine che fluttuano al buio?
Tutti, da bambini, e moltissimi anche da adulti, avremmo voluto poterne catturare una in un barattolo o anche solo poterne osservare tante volare. Questo perché la lucciola è un insetto appartenente all’ordine dei coleotteri, anche se non sembrerebbe, e perciò molto diffuso in Italia come in Europa: esistono apposite escursioni per andare a vedere questi insettini in libertà, mentre si accendono e si scontrano, durante la stagione degli amori.
Sebbene entrambi i sessi siano dotati di ali per volare, soltanto il maschio vola abbastanza in alto, mentre è frequente vedere la femmina camminare nell’erba tentando di non farsi distinguere nemmeno dagli umani o volare molto in basso.
Ad ogni modo, è indispensabile sapere che le lucciole non brillano tutto l’anno (e quando lo fanno è a causa di un innesco di varie sostanze): si accendono e volano con quella caratteristica lucina soltanto nella stagione degli amori e dei corteggiamenti, ed è per questa ragione che le escursioni alla scoperta delle lucciole vengono messe in pratica soltanto durante determinati periodi dell’anno e non in continuazione, a parte il fatto che è difficile vedere molte lucciole circolare quando fa particolarmente freddo.
Non succede con molti altri coleotteri ma nel corso della stagione degli accoppiamenti i maschi sono molto agguerriti, perché le femmine sono molto meno degli esemplari di sesso maschile e perciò, naturalmente, capita che alcuni maschi restino senza femmina ed è perciò indispensabile “aggiudicarsi” una femmina prima della fine della stagione dei corteggiamenti, che è quella precedente alla stagione degli accoppiamenti che avviene immediatamente dopo.