La formica è un animale conosciuto da tutti e da alcuni molto amato, cosa strana in considerazione del fatto che quasi nessun insetto viene mai apprezzato come questo.
Le formiche sono animali davvero antichissimi, già dall’antichità scoperti e di cui da sempre si osservano i comportamenti; persino le persone più inesperte, che non hanno alcun interesse a studiare il comportamento e lo stile di vita dei piccoli animaletti, si interessano alla vita delle piccole ma interessantissime formichine.
Già 168 milioni di anni fa, un tempo letteralmente infinito, le formiche iniziano a comparire sul suolo terrestre e ad evolversi lentamente insieme ad altre tipologie di insetti molto piccoli. Quello che colpisce di più è la sua organizzazione sociale: le formiche comunicano tra di loro mediante l’utilizzo dei feromoni, e moltissime di loro costruiscono formicai in cui l’organizzazione è molto chiara e ben suddivisa in vari compiti tra gli esemplari presenti, proprio come accade nel caso delle api e degli alveari.
Al contrario di quanto si possa credere, non tutte le formiche adottano questo stile di vita: altre sono nomadi, pur comunque portando avanti un piccolo impero che magari non creerà mai un formicaio fisso e cambierà tantissime volte fino alla morte di tutti gli esemplari (anche se spesso si riproducono), ma che comunque ha una certa organizzazione e costruzione sociale.
Se si vogliono conoscere le formiche, non bisogna assolutamente dimenticare le cosiddette “formiche trappola“, che svolgono un ruolo fondamentale all’interno delle comunità, appostandosi un posti strategici attendendo l’arrivo o la morte della preda. Quando questo succede, una o più formiche trappola, che si sono piazzate in un posto precedentemente studiato, si fiondano a raccogliere il cadavere o ad uccidere l’animale e a portarlo direttamente al formicaio.
La “Cicala e la formica” insegna che la formica è molto previdente e si occupa di tenere nel formicaio le risorse per i momenti più bui.
