Generalità e morfologia dei Ditteri
Il corpo dei ditteri (mosche e zanzare) può essere lungo e sottile, oppure largo e tozzo, i ditteri più piccoli misurano 1mm, mentre i più voluminosi arrivano a 30mm.
In molti casi la pigmentazione è grigia, brunastra, generalmente poco appariscente, ma si possono notare specie che possiedono una livrea colorata (Syrphidae, Trypetidae).
Sul capo sono presenti un paio di antenne che possono essere lunghe; quasi quanto il corpo, o molto corte.
L’apparato boccale presenta una struttura che può essere pungente-succhiante , come nei Culicidi (zanzare), pungente-succhiante-lambente, come nei Tabanidi (tafano), oppure lambente-succhiante, nel caso dei Mucidi (mosche). In certi casi gli occhi composti possono essere molto colorati.
Alcune specie di mosche hanno una proboscide molto sviluppata (Bombilidae). L’addome, di forma e taglia variabile, è costituito da 10 segmenti, alcuni più o meno fusi insieme, nelle femmine di alcune famiglie gli ultimi segmenti addominali vanno a costituire un ovidepositore di sostituzione, estroflettibile e a volte molto lungo.
Nella maggior parte dei casi i ditteri sono alati, il primo paio di ali, membranoso è trasparente, mentre il paio di ali posteriori sono ridotte a brevi appendici dette bilancieri.
I bilancieri vengono chiamati in questo modo perché vengono usati per stabilizzarsi durante il volo, questi possono essere ben visibili oppure invisibili perché protetti da una squama. In posizione di riposo le ali vengono ripiegate parallelamente al corpo, in certi casi possono essere piegate anche a tetto (Psychodidae).
Esistono anche delle specie attere (Braulidae, Nycteribidae) e specie con le ali rudimentali (Hippoboscidae). Durante il volo alcune specie producono un suono facilmente riconoscibile (zanzara mosche).
Le zampe sono formate da cinque parti, possono essere robuste e coperte da peli, oppure lunghe, sottili e glabre. In molti casi i tarsi sono dotati di organi gustativi, i tarsi possono terminare con due unghie e con strutture atte all’adesione: (pulvilli e a volte emporio).
L’Alimentazione
L’alimentazione dei ditteri (mosche e zanzare) è molto varia, alcuni si nutrono di nettare, altri predano insetti. Il regime alimentare può variare in base al sesso; i maschi succhiano il nettare, mentre le femmine sono ematofaghe (zanzare, tafani).
Alcuni dimostrano di gradire resti di animali e vegetali in via di decomposizione. Generalmente l’attività di questi insetti è molto accentuata nei mesi caldi, ma alcune specie compaiono anche d’inverno.
La Metamorfosi
La metamorfosi dei Ditteri è completa, nella maggior parte dei casi sono ovipari, e depongono le uova nel terreno, o nell’acqua, sui vegetali, nelle sostanze organiche in decomposizione, e anche nelle ferite. Alcune specie ovovivipare danno vita a larve già attive, oppure più raramente a ninfe.
Le larve presentano forma cilindrica ad una estremità (a sigaro), e sono apode, prive di occhi, vivono nel terreno, nell’acqua, sotto le cortecce, negli alimenti, nelle sostanze organiche in decomposizione, nella frutta, sul corpo di vari animali superiori, sotto la pelle dei mammiferi, nel corpo di altri insetti, oppure all’interno di galle (Cecidomydae).
Esse normalmente si muovono per contrazione del corpo; alcune specie portano setole o particolari processi per aiutarsi nel movimento. L’apparato boccale delle larve è masticatore, più o meno modificato. La ninfosi può avvenire nello stesso luogo dove si è svolto lo sviluppo larvale, oppure in ambiente diverso. Nei Ditteri più evoluti la ninfosi avviene all’interno di un pupario; costituito dalle ultime esuvie indurite, a forma di barilotto.
Sottordine Nematoceri
Appartengono a quest’ordine i Ditteri più primitivi; comunemente noti come zanzare, si distinguono per le antenne lunghe e filiformi, per la forma del corpo esili ed allungata, per le zampe lunghe e per le ali strette e piuttosto allungate. Le larve sono terrestri, legate ad ambienti umidi oppure acquatiche, le pupe sono quasi sempre libere e capaci di movimento.
Sottordine Brachiceri
Appartengono a quest’ordine i Ditteri più evoluti (mosche) si distinguono per le antenne corte, formate da pochi articoli. Il corpo rispetto ai Nematoceri, è più tozzo, le zampe sono più corte e robuste, anche le ali sono più forti. Le larve generalmente hanno il capo più o meno ridotto e retratto nel torace, sono dotate di un apparato boccale masticatore o di scheletro cefalo-laringeo; in cui le mandibole sono trasformate in due uncini che si muovono verticalmente (Ciclorafi). Le pupe sono quasi sempre protette dal pupario, Gli adulti a seconda di come sfarfallano vengono classificati in: Ortorafi e Ciclorafi.
Negli Ortorafi l’adulto sfarfalla da una apertura longitudinale dorsale, nella regione toracica (Tabanidi).
Nei Ciclorafi lo farfallamento avviene attraverso una apertura rotonda, con il sollevamento di un opercolo, all’apice del pupario (Silfidi).
Ai Brachiceri appartengono varie specie parassita dell’uomo e talvolta sono vettori di malattie.