Sono insetti terresti di varie dimensioni con corpo appiattito e colori brunastri, il capo è ipognato (le appendici boccali sono poste centralmente). L’apparato boccale è di tipo masticatore.
Le antenne molto lunghe si presentano composte da un numero notevole di articoli, le ali possono essere sviluppate, ridotte o atrofiche, le anteriori sono leggermente sclerificate, sono comunque dei cattivi volatori, in compenso posseggono delle zampe cursorie che gli permettono di camminare a velocità notevoli.
L’addome è composto da 10 uritri, nel 5° e nel 6° sono presenti delle ghiandole repugnatorie, nel 6°, 7°, e 8° sono presenti le ghiandole urogenitali maschili secernenti feromoni sessuali. L’apparato digerente è molto sviluppato e nelle specie xilofaghe sono presenti pure organismi simbionti atti a demolire la lignina e cellulosa in zuccheri più facilmente assimilabili dall’ospite.
I Blattodei sono paurometaboli, talora pseudometaboli, ovipari, ovovivipari, vivipari. Le uova vengono racchiuse entro un ooteca, nelle specie ovipare è trattenuta lungo l’apertura genitale fino al ritrovamento di un luogo ideale dove deporla, nelle specie vivipare l’ooteca è trattenuta nell’addome della madre e le neanidi escono dall’apertura genitale. Sono insetti che tendono a stabilirsi in gruppi, prediligono luoghi umidi, e oscuri, tipiche infestanti delle abitazioni sono: Blatta orientalis, Blattella germanica, Periplantea americana. Sono attivi di notte, le specie urbane si sono adattate a cibarsi di moltissime sostanze, sono onnivore e in caso di carenza di cibo non disprezzano il cannibalismo, data la loro spiccata passione per ogni tipo di ambiente e substrato sono possibili vettori di germi patogeni.