Di origine portoghese il lusitano è un cavallo di tipo mesomorfo, con testa di media grandezza, ganasce pronunciate e profilo rettilineo. Gli occhi sono grandi ed esprimono vivacità e dolcezza allo stesso tempo. Le orecchie sono corte e diritte ma molto mobili. Il suo collo è forte ma alcune volte risulta grosso, con una leggera curvatura che rende il blocco collo-spalle massiccio e potente. Il torace è ampio. Il dorso è corto e diritto con groppa arrotondata evidenziata da una coda con attaccatura bassa. Gli arti sono lunghi e abbastanza sottili e solidi, dotati di piedi ben conformati con zoccoli duri.
Il suo mantello può variare dal baio oscuro, al sauro al grigio. Nel complesso si presenta come un cavallo compatto e robusto, maneggevole per il cavaliere, dal portamento nobile e fiero, non velocissimo ma con grande agilità.
Ottimo cavallo da alta scuola, si mostra eccellente anche nel lavoro con il toro. E’ molto amato dai cavalieri che nell’arena si cimentavano con i toni durante le corride; insieme all’hispano e all’andaluso è l’unico cavallo a compiere certe prodezze con eleganza e senza apparente sforzo. Le sue origini sono incerte ma non dovrebbe allontanarsi molto a quelle dell’andaluso a cui assomiglia e dal quale in parte discende. Rispetto al cavallo spagnolo ha meno sangue arabo e più indigeno, comunque la selezione moderna lo ha reso più elegante e fiero di quanto non lo fosse in origine.
E’ stato utilizzato come cavallo militare e come cavallo da carrozza. Alla fine dell’800 era diffuso in tutta Europa, ma con l’avvento dell’industrializzazione la razza ha perso importanza e si estinse quasi completamente, a eccezione del Portogallo dove veniva utilizzato solo per le attività agricole. Dopo la seconda guerra mondiale venne ripresa la selezione secondo criteri di maggiore eleganza e nobiltà, giungendo così all’attuale lusitano.