Il manto del cavallo è una parte del corpo dell’animale che il proprietario deve tenere sempre in grande considerazione.
Sono fondamentalmente tre le motivazioni che devono spingere un possessore di cavalli a pulire il loro corpo, o almeno la parte esterna: la prima è la salute.
Un manto sporco, infatti, significa che su di esso si andrà ad accumulare la sporcizia, nella quale si moltiplicano i batteri, che a loro volta possono provocare infezioni molto fastidiose, se non pericolose, per il cavallo.
Altro importante motivo per prendersi cura del nostro cavallo è, ovviamente, il fattore estetico: infatti prendersi cura ogni giorno, o quasi, dell’animale, significa che il suo pelo sarà lucido e sempre bello da vedere, in un modo che non possiamo pensare di raggiungere pulendo il cavallo una volta ogni tanto.
Inoltre il momento della pulizia del manto ricalca un comportamento, che è la toilettatura, che i cavalli hanno in natura e che li aiuta a socializzare tra di loro. Pulire il pelo, quindi, significa passare del tempo con il cavallo e rafforzare il rapporto che viene a crearsi tra animale e proprietario. Pulire il cavallo può essere anche un buon metodo per “fare amicizia” con un cavallo che non conosciamo.
Ovviamente pulire il manto non è un’operazione che può essere presa alla leggera, o meglio bisogna sapere come fare perché una fase molto importante e anche piacevole non diventi, per il cavallo, dolorosa o addirittura dannosa.
Per prima cosa dobbiamo passare la striglia: si tratta di una spazzola molto grossolana, che non potremmo mai usare noi per i nostri capelli, ma che è molto adatta ai peli del cavallo che sono corti e che tendono ad appiccicarsi tra loro. Per scollarli si passa la striglia con movimenti circolari delicati sul collo e sul tronco, evitando le parti più sensibili come la testa oppure gli arti: la striglia è infatti un’attrezzo troppo grossolano che potrebbe causare dolore.
Questa spazzola si utilizza anche nei crini, i peli lunghi e duri che costituiscono criniera e coda del cavallo e che a maggior ragione tendono ad incollarsi tra di loro. Ovviamente in questo caso bisogna seguire il senso del pelo, non i movimenti circolari che si usano per il resto del corpo.
Tolto il grossolano, si passa ad utilizzare un’altro tipo di spazzola, la brusca: è una spazzola dura, simile a quella che si usa per pettinare i cani ma sicuramente più simile alla spazzola come siamo abituati a vederla. Il suo scopo è quello di rimuovere la polvere e i granelli di sabbia che il cavallo, correndo, alza da terra e che vanno inevitabilmente a finire sul manto.
A differenza della striglia, questa spazzola si utilizza nella direzione del pelo e può essere usata anche sulle parti del corpo più sensibili per pulirle.
La lucidatura del pelo, invece, si fa con la spazzola morbida, simile a quella che utilizziamo per togliere i peli dai vestiti: avendo tante setole, ma tutte molto morbide, rimuove le particelle di polvere più piccole che la brusca non riesce a togliere, e che poi sono quelle che si accumulano causando l’opacità del pelo.
Se vogliamo, alla fine di tutto questo procedimento possiamo passare anche un panno umido sul pelo, ormai pulito, così che quella che ormai è solo polvere rimanga attaccata al panno, ed il pelo rimanga veramente luminoso e bello da vedere.
Molto importante è anche la manutenzione delle stesse spazzole: ricordiamo ogni tanto di lavarle con acqua e sapone, o ad un certo punto saranno così sporche che non assolverebbero più alla loro funzione.
Alcune attenzioni particolari, infine, vanno rivolte ai crini: li abbiamo menzionati parlando della striglia, ma dobbiamo ricordare che criniera e coda sono gli unici due mezzi che il cavallo ha a disposizione per scacciare i fastidiosi insetti che si posano sul suo corpo, e che sono per lui un vero tormento specie nella stagione estiva. Per questo ci dobbiamo assicurare che le sue “armi” siano sempre nelle migliori condizioni possibili.
Per questi particolari peli ci può essere bisogno di utilizzare dei prodotti districanti, che aiutano a rimuovere i nodi formatisi tra i peli; possiamo anche utilizzare dello shampoo, che aiuta a mantenere i crini più setosi e lucidi.
Facciamo attenzione, come dicevamo, al numero di crini: se ne vediamo pochi, o se tendono a spezzarsi, non strigliamo coda e criniera con la striglia, ma facciamolo a mano: perderemo un po’ di tempo, ma il nostro amico a quattro zampe ci ringrazierà.
Articolo a cura del Dott. Valerio Guiggi