Un team di ricercatori dell‘Università del Colorado ha appena concluso un’importante indagine ambientale sul Pika Americano, una particolare razza di criceti dalla corporatura robusta, insidiatasi nel corso dei secoli nelle Montagne Rocciose del Sud.
Gli studiosi, alla cui guida troviamo lo studente di dottorato Liesl Erb, hanno analizzato ben 69 siti storici (situati in una fascia delle Montagne Rocciose del Sud che si estendono dal Colorado fino a raggiungere Wyoming, nel nord del New Mexico) tutt’oggi sede preferita di numerosi gruppi di Pika.
Lo studio in questione aggiunge nuovi ed importantissimi dettagli ad una recente ricerca condotta nel 2011 nel Gran Bacino del Nevada, la quale aveva dimostrato l’aumento sempre più massiccio dei tassi di estinzione delle popolazioni locali pika, palesando altresì, un nuovo flusso migratorio di questi animali costretti a trasferirsi sempre più in alto negli ultimi 10 anni, migrazione dovuta ai cambiamenti climatici che stanno attualmente colpendo ogni parte del mondo.
La nuova indagine, però, ha messo in luce nuovi aspetti, scoprendo che il modello della scomparsa pika in siti particolari, non ha origini casuali. Erb ha infatti dichiarato: “I siti abbandonati dai Pika nella nostra area di studio, presentavano tutti una scarsa presenza di acqua a differenza invece dei luoghi ancora occupati”, risulta quindi molto probabile che tali migrazioni siano dovute soprattutto all’esigenza di trovare habitat più rigogliosi e maggiorente umidi.
Nel 2010, il governo statunitense ha negato l’inserimento del Pika nella lista degli animali a rischio di estinzione, a causa dell’insufficienza di dati sulla sua distribuzione nelle varie zone del Nord America. Chris Ray, coautore della ricerca, sospetta altresì che l’aumento del tasso di mortalità di questi animali sia derivato dall’impossibilità di svolgere le consuete attività estive di foraggiamento (impossibilità causata dal caldo opprimente), con conseguente difficoltà di sostentamento nel corso dell’inverno.
Prima della nuova indagine, le informazioni relative a tali popolazioni di animali erano piuttosto vaghe e confuse, numerosi studiosi hanno supposto infatti che la temperatura del riscaldamento sarebbe il segnale primario per la scomparsa dei Pika, grazie ai nuovi dati raccolti, invece, si può finalmente dire che la situazione è molto più complessa di quanto si possa credere e che, soprattutto, l’aumento di aridità dei terreni minaccia le popolazioni Pika di tutto l’Occidente.