Che le renne siano, per certi versi, animali molto affascinanti, è fuori discussione: chiunque pensi ad una renna, a primo impatto, le associa al Natale, alla figura di Babbo Natale, alla slitta con i regali che tutti attendiamo impazientemente ogni anno.
Ma le renne sono molto di più. Questi mammiferi, infatti, nascondono alcuni segreti davvero poco conosciuti, non solo sulle origini del loro legame con la festa invernale, ma anche dei veri e propri “superpoteri”: sebbene, infatti, sembrino sempre un po’ “fantastici” o usciti dalle favole, questi fantastici animali hanno sviluppato adattamenti straordinari.
Scopriamone un po’ di più!
Due nomi, un solo animale?
Caribù e renne sono spesso considerati animali diversi ma, in realtà, sono lo stesso identico animale. Questo fraintendimento nasce dal fatto che Nord America si tende a chiamare questo mammiferi.php">mammifero con il nome di caribù (in inglese caribou), mentre in Europa viene utilizzato il termine renna (in inglese reindeer).
Una vista a…ultravioletti!
Ebbene sì: le renne possono vedere nello spettro degli ultravioletti e sono l’unico mammifero conosciuto al mondo in grado di poterlo fare in modo del tutto naturale!
Questo superpotere serve alle renne per poter rintracciare anche la minima traccia di colore nel bianco omogeneo della neve, assicurando una marcia in più per trovare il muschio di cui sono davvero ghiotte.
Sei curiosità degne di nota
Non ti vedo, ma ti sento!
Le ginocchia delle renne “schioccano”: in questo modo il branco riesce a rimanere unito anche durante la marcia alla cieca nelle più impenetrabili bufere di neve.
Occhi camaleontici
Il colore degli occhi delle renne cambia seguendo i cambiamenti della luce polare: d’estate, quando c’è sempre luce, sono color oro, mentre appaiono blu in inverno, quando nell’artico regna il buio.
Pezzi intercambiabili
D’estate gli zoccoli delle renne hanno dei cuscinetti spugnosi adatti al suolo morbido. In inverno questi cuscinetti si ritirano per lasciare spazio allo zoccolo duro in grado di per arrivare al cibo sotto la neve.
Cuore antigelo!
Il cuore delle renne pompa il sangue in un sistema di arterie e vene che minimizza la perdita di calore. Proprio per questo che le zampe hanno una temperatura di circa 30° C in meno rispetto al resto del corpo.
Peli cavi
La pelliccia della renna ha peli cavi (ossia vuoti) e di forma conica: l’evoluzione naturale li ha resi così per consentire alle nostre amiche renne di trattenere più calore possibile intorno al corpo, senza disperderlo.
A ciascuno il suo nome
Comet, Dancer, Dasher, Prancer, Vixen, Donder, Blitzen e Cupid: chi sono?
Ovvio, le fantastiche renne di Babbo Natale che ogni anno trainano la sua slitta per consegnarci magnifici regali!