La tigre (Panthera tigris) appartiene all’ordine dei carnivori.
È un grande felino asiatico, inconfondibile per il caratteristico disegno del mantello, composto da numerose fasce verticali.
Questa apparente vistosità ha, al contrario di quanto si possa pensare, lo scopo di renderla mimetica: le strisce nere si confondono facilmente con le ombre della boscaglia e rendono l’animale praticamente invisibile nel suo ambiente naturale.
Di cosa si nutre la tigre
Ogni mammiferi/tigre.php">tigre si impossessa di un territorio di estensione varia, in media una decina di chilometri quadrati, nel quale ricerca le sue prede e dove non tollera l’intrusione di estranei, che nella migliore delle ipotesi, “accoglie” ringhiando minacciosamente.
Le tigri infatti, silenziose ed agilissime, non cacciano mai in branco, in quanto l’inseguimento di una preda è un rituale solitario: la puntano, si avvicinano e dopo aver studiato tutti i suoi movimenti la attaccano alle spalle o di lato. Il colpo di grazia viene poi dato da un morso sul collo o dietro la testa.
Nonostante l’olfatto delle tigri sia molto sviluppato, i sensi più utilizzati per cacciare sono la vista e l’udito.
Questi felini sono al vertice alla catena alimentare e fra le loro prede preferite troviamo sicuramente il nilgau (grande antilope indiana) e varie specie di cervi. All’occorrenza danno la caccia anche a grandi mammiferi come maiali selvatici, antilopi, bisonti e buoi.
Altre volte ancora si cimentano nella caccia di coccodrilli, pesci, rettili e altri predatori come leopardi e orsi.
Le tigri sono inoltre anche “cacciatori previdenti”: dopo aver mangiato a sazietà, spesso ricoprono ciò che resta della preda con erba o detriti, per avere un pasto assicurato anche il giorno successivo!
È comunque opportuno sottolineare che, nonostante questo istinto alla conservazione, una tigre può comunque consumare oltre 40 kg di carne in una sola volta!
Una cacciatrice utile per l’ecosistema
Nutrendosi di animali selvatici, piccoli predatori, rettili, pesci, ruminanti e altre specie che hanno una notevole prolificità, la tigre (così come altri predatori) aiuta a mantenere il corretto equilibrio del nostro ecosistema: il sovraffollamento di alcune specie di cui la tigre si nutre sarebbe infatti molto pericoloso, dato che avrebbe un impatto negativo sia sulla vegetazione che sul microcosmo animale.
Quest’ultimo è infatti costituito soprattutto da insetti, i quali, a causa del sovraffollamento, sarebbero costretti a spostare il proprio habitat, sconfinando verso zone rurali e villaggi popolati dagli esseri umani, creando danni ingenti.
Eliminare le tigri selvatiche da un territorio significherebbe pregiudicarne l’equilibrio del nostro pianeta, alterando al contempo un processo naturale necessario per un’armoniosa coabitazione di tutti gli esseri viventi appartenenti a quello specifico habitat.