Il fototrappolaggio è un’attività di monitoraggio basata sull’utilizzo di strumenti di ripresa video e foto, il cui scopo principale è di osservare e proteggere alcune specie animali.
Per questo tipo di attività viene utilizzato un particolare strumento chiamato camera traps (fototrappola), in grado di attivarsi al passaggio di un animale attraverso l’utilizzo di sensori di calore e/o movimento e di scattare foto o registrare video.
Una foto per proteggere e monitorare gli animali
L’installazione delle camera traps avviene secondo una metodologia ben precisa e soprattutto nelle aree fortemente artificiali o con bassa concentrazione di zone verdi, dove diventano fondamentali per gli animali i corridoi ecologici: siepi, corsi d’acqua, zone agricole marginali e sottopassi stradali a bassa frequentazione.
Inizialmente, per l’attività di “fototrappolaggio” si utilizzavano comuni macchine fotografiche collegate ad un sistema di flash e sensori, oggi esistono invece in commercio camera traps molto sofisticate e di dimensioni estremamente compatte: tali dispositivi sono completamente programmabili dall’utente e possiedono anche un illuminatore dotato di led all’infrarosso che si attivano durante lo scatto, al fine di rendere osservabile la scena anche nel buio più assoluto.
Le fototrappole vengono in genere fissate ad un albero mediante cinghie o altri supporti e, grazie alla loro autonomia (in condizioni di stand-by può essere di parecchie settimane o mesi) sono in grado di monitorare le abitudini della fauna selvatica presente nell’ambiente in cui sono installate e di inviare, tramite l’antenna GSM, le immagini o i video ad un determinato numero di telefono o via e-mail.
Lo sviluppo tecnologico ha permesso di semplificare e miniaturizzare queste attrezzature, creando modelli silenziosi, dotati di led infrarossi invisibili e dal costo relativamente basso: una tecnica di studio non invasiva che determina un ridotto o nullo impatto sulla fauna.
Ad oggi, le fototrappole, vengono utilizzate per la sorveglianza del territorio anche da parte delle Forze dell’Ordine, per prevenire reati di bracconaggio o contro l’ambiente ed i dati raccolti, oltre che per documentare in modo inconfutabile la presenza di una determinata specie in una determinata area, forniscono anche informazioni di notevole importanza, quali data e ora di ogni singolo scatto fotografico.
Anche il WWF (World Wide Fund for Nature), un’organizzazione internazionale non governativa di protezione ambientale, si è dotato di numerose camera traps: ricevere dati su dove si trovano esattamente le specie, sapere cosa stanno facendo e quanto sono grandi le loro popolazioni, è molto importante per costruire un’immagine globale di intere comunità di specie e scoprire al contempo il modo in cui sono strutturate e come interagiscono tra loro.