La Babirusa è un animale appartenente alla famiglia dei Suidi, cosa che la rende, dunque, imparentata con il cinghiale. Si tratta, un po’ come quest’ultimo, di una sorta di animale selvatico originario (e quasi unicamente presente) dell’Asia sud orientale, più specificatamente delle isole della Sonda.
E’ un animale poco conosciuto, il cui nome scientifico è Babyrousa babyrussa; la sua più importante caratteristica riguarda la dentatura, grazie alla quale si differenzia da tutti gli altri ‘cugini’. Infatti, a parte il facocero africano con cui condivide tale particolarità, il babirussa è l’unico ad avere trentaquattro denti, quindi dieci meno di quelli che hanno le altre specie.
Può arrivare a pesare fino a 100 kg e la sua altezza al garrese spesso raggiunge gli 80 centimetri, superandoli in alcuni casi molto rari. La durata della gestazione è in linea con quella dei suoi simili: può durare fino a 150 giorni e non nascono mai più di due piccoli per volta.
La loro vita si svolge prevalentemente di notte, quando vanno alla ricerca di avanzi anche vegetali e cercano nutrimento nel terreno: per loro la dieta è fatta in particolar modo di funghi, frutti e noci, che riescono a divorare abbastanza rapidamente grazie alla possente dentatura, con la quale aprono molto facilmente le noci.
Gli indigeni delle sue zone d’origine (nonostante la babirusa non circoli granché) molto spesso gli danno la caccia non solo per la carne ma anche per i denti, che ritengono essere molto somiglianti alle corna dei cervi: da qui il suo nome, maiale-cervo (babi-rusa).
Un’altra sua caratteristica molto particolare è legata al fatto che riesce anche ad andare da un’isolotta all’altra, questo grazie al suo istinto ottima nuotatrice: la babirusa, che appartiene alla famiglia dei Suidi, sa nuotare molto bene ed è anche questo uno dei suoi molteplici punti di forza.