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Cavalletta

Conosciute da quasi tutti semplicemente come cavallette, appartengono al sottordine delle Caelifere del quale fanno parte anche le locuste, e spesso i due termini vengono scambiati ed utilizzati l’uno al posto dell’altro.

Fa parte della categoria degli insetti ortotteri.
La cavalletta vive principalmente nelle aree non umide, ma preferibilmente calde, aride e asciutte. La loro diffusione è perciò prevalente in alcune zone dell’Africa, ma anche in Italia sarà capitato a qualcuno di scorgere una cavalletta soprattutto in piena estate; è uno di quegli insetti particolarmente diffusi che non hanno luoghi prediletti, a parte, come detto, l’Africa.

La cavalletta è un animale erbivoro e può raggiungere fino ai 13 centimetri di lunghezza. Non è un insetto molto piccolo al contrario di quanto si possa credere e non va confuso con altri insetti esteticamente simili.

Il maschio possiede degli organi cosiddetti stridulatori che, come accade nel caso delle cicale di cui tutti conoscono il verso caratteristico, se strofinati con le stesse zampette anteriori producono un verso che contraddistingue le cavallette da tutti gli altri insetti. Tutto questo è utile per l’accoppiamento e per la deposizione delle uova: la schiusa delle uova deposte dalle femmine avviene sempre e solo durante la bella stagione, soprattutto in primavera.

Esiste un’altra cavalletta esteticamente, tranne che per i colori, identica a quella comune che tutti conosciamo: è la cavalletta verde, poco conosciuta con il suo nome scientifico di Tettigonia viridissima, che appartiene all’altro sottordine degli ortotteri ma che è ugualmente una cavalletta.

Quest’ultima, la più diffusa in Italia e facilissima da vedere, si diffonde negli ambienti ricchi d’erba e, a differenza della cugina, non cerca gli ambienti aridi ma preferibilmente quelli erbosi, bagnaticci, con la rugiada.

In Italia e in tutta Europa perciò si può osservare molto facilmente, e viene spessissimo segnalata da ogni parte del territorio.