L’upupa è un uccello piuttosto diffuso e conosciuto, appartenente alla famiglia degli Upupidi: ormai, però, all’interno di questa famiglia lei è l’unica sopravvissuta, dopo l’archiviazione dovuta all’estinzione dell’Upupa gigante. Anche lei corre il rischio di estinguersi ma non ha mai raggiunto i livelli, ovviamente, della cugina estinta; inoltre a lei viene dedicata una certa protezione nelle zone in cui è maggiormente diffusa, soprattutto in Israele, essendo anche uccello nazionale da maggio 2008. La sua diffusione è perciò più controllata.
l’Upupa è presente in Europa e a differenza degli uccelli che normalmente popolano le zone del nostro continente, l’upupa ha colori molto variegati e sgargianti. È un uccello migratore e viaggia verso le aree più temperate dove il clima si equivale più o meno per tutto l’anno. Il suo nome è onomatopeico, perché è strettamente legato al verso ormai conosciuto da tutti che normalmente questo uccello emette.
E’ amante degli spazi aperti e perciò non esiste una sua concezione domestica: la domesticazione di gran parte degli uccelli presenti in natura non può essere in alcun modo applicata sull’upupa, che è un animale legatissimo ai suoi ambienti aperti, dove può volare in libertà e mai dev’essere tolta da questi ultimi.
L’upupa è un uccello diurno che raggiunge un picco di attività nelle ore del pomeriggio.
È insettivoro, mangia prevalentemente grilli e coleotteri ma si adatta a nutrirsi di quasi tutta la fauna degli insetti presente nei territori dove è presente.
Al contrario di quanto spesso si dice, è uno dei pochi uccelli monogami per tutta la stagione riproduttiva, al termine della quale comunque i gruppi si “sciolgono” e le coppie non si incontrano l’anno successivo anche solo per forza di cose.
Nell’arco della stagione la coppia però resta stabile e solida, a differenza di altri uccelli. Durante il corteggiamento, il maschio è instancabile e segue senza interruzioni la femmina.