Morfologia:
Gli insetti stecco posseggono delle dimensioni variabili dai 5 ai 25 Cm, di forma generalmente affusolata ed esile, possono essere alati o atteri, il capo è fornito di occhi composti, ocelli ed antenne. L’apparato boccale degli insetti stecco è di tipo masticatore, di fatti il suo regime alimentare è tipicamente fitofago (si ciba prevalentemente di vegetali), l’apparato boccale è costituito da mandibole robuste e palpi labiali, utili per saggiare il cibo.
La forma del corpo in alcune specie assume una conformazione assai più robusta e spesso munita di spine ed irregolarità dell’esoscheletro. Le zampe sono munite di piccoli uncini ed una piccola ventosa per garantire un saldo appiglio su qualsiasi superficie.
Caratteristica degli Insetti stecco risulta una particolare ghiandola esocrina situata nel protorace capace di secernere un gas irritante per difesa.
Come poco fa accennavamo il regime dietetico degli insetti stecco è di tipo vegetariano, difatti si cibano delle foglie di numerosissime specie vegetali quali: quercia, eucalipto, edera, felce, iberico, ligustro, biancospino, rododendro, fucsia, e l’immancabile rovo, di facile reperimento e di gradimento a gran parte delle specie allevabili.
Ciclo vitale:
Il ciclo vitale degli insetti stecco inizia con la schiusa delle uova depositate sul terreno o deposte sui vegetali, i piccoli nati sono delle ninfe, del tutto simili agli adulti, con il susseguirsi delle mute, da 5 a 10, i piccoli insetti stecco cresceranno fino a raggiungere le dimensioni adulte in un periodo che varia dai 3 ai 6 mesi.
Una volta finite le mute gli insetti stecco matureranno sessualmente cominciando a riprodursi, nelle specie partenogenetiche la riproduzione è affidata alla sola femmina che per sopperire alla scarsissima disponibilità dei maschi in natura, l’evoluzione l’ha dotata di un particolare sistema riproduttivo che gli consente di depositare uova non fecondate, che quindi contengono il solo e completo materiale genetico della femmina, capaci di schiudersi e dare alla luce un individuo del tutto identico alla madre.
Mimetismo:
La particolare morfologia degli insetti stecco consente loro di mimetizzarsi alla perfezione su foglie rami, imitando le superfici ricoperte di licheni, cambiando anche colorazione.
Le modificazioni cromatiche sono dovute alla presenza di tre pigmenti situati nelle parti più esterne dell’esoscheletro che migrano all’interno delle cellule disponendosi su diversi livelli generando diverse tonalità.
L’allevamento:
L’allevamento degli insetti stecco vede l’utilizzazione di vasche di acquari di varie dimensioni, a seconda delle specie e del numero di individui da allevare, attrezzata con rami, pietre e piante, anche vive in modo da assicurare l’ambiente di vita all’animale.
Nell’allestimento di un terrario per insetti stecco è fondamentale controllare e gestire alcune caratteristiche fisiche come l’umidità, la temperatura e l’illuminazione:
L’umidità verrà garantita vaporizzando quotidianamente dell’acqua all’interno del terrario e con un piccolo accorgimento costituito da un recipiente di acqua sormontato da una lampadina da 20 watt sarà garantita una costante evaporazione che manterrà una buona percentuale di umidità per l’intera giornata.
La temperatura sarà mantenuta negli standard della specie allevata tramite il posizionamento di lampade ad incandescenza all’interno del terrario, si raccomanda di schermarle per evitare il contatto della superficie incandescente con i piccoli insetti stecco.
L’irradiazione luminosa si complica nei casi in cui si renda necessario per la specie ospitata la presenza di luce ultravioletta che imiti il più possibile l’ambiente naturale per una ottimale funzionalità fisiologica, si consiglia in tal caso l’installazione di lampade UV, commercializzate nei negozi di acquariofilia.
La disponibilità di cibo deve essere sempre costante e garantita da piante fresche.