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L’ecolocalizzazione dei pipistrelli prodotta da muscoli superveloci

L'ecolocalizzazione dei pipistrelliCosì come la grande maggioranza degli animali notturni, anche i pipistrelli, per potersi muovere liberamente nel proprio spazio si affidano all’ ecolocalizzazione, una sorta di “sonar biologico” indispensabile all‘attività di caccia e di orientamento.

I pipistrelli infatti, per orientarsi facilmente anche in luoghi molto bui (come caverne e boschi), utilizzano questo sistema che permette loro di far rimbalzare delle onde sonore (ottenute attraverso l‘emissione di alcuni suoni) su oggetti ed insetti. Attraverso l’ecolocalizzazione, quindi, i pipistrelli possono rendersi conto facilmente  della distanza degli oggetti riuscendo così a volare in modo rapido e veloce anche in ambienti particolarmente bui.

Alcuni ricercatori dell’Università della Danimarca e della Pennsylvania, hanno studiato il funzionamento di tale capacità scoprendo che questo comportamento è il risultato della contrazione di “muscoli superveloci”.Questi muscoli sono in grado di contrarsi circa 100 volte più velocemente rispetto a qualunque altro muscolo esistente.

Inizialmente, si pensava che tali muscoli fossero presenti esclusivamente nei serpenti a sonagli, negli uccelli ed in alcune qualità di pesci, solo dopo lunghi anni di studio invece, i ricercatori hanno potuto constatare che questi muscoli possono essere rintracciati in una grande quantità di mammiferi.

Grazie a numerosi test hanno potuto così verificare il comportamento dei “muscoli superveloci” e il loro fenomenale contributo alla sopravvivenza delle specie animali, ma si è ancora lontani da una conoscenza profonda ed esaustiva di questi straordinari muscoli.