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Gatto dorato africano

Gatto dorato africano

Il Gatto dorato africano è un gatto selvatico facente parte della famiglia dei Felidae, presente nelle foreste pluviali dell’Africa occidentale e orientale. Nonostante abbia una forte parentela con il Caracal e il Serval, viene considerato come unico esemplare del genere dei Profelis. Questo gatto di medie dimensioni è lungo circa 80 cm, coda esclusa, la quale solo quella misura altri 30 cm, è alto circa 50 cm e il peso varia in base al sesso, in quanto il maschio può raggiungere anche i 14 Kg, mentre la femmina non supera i 6,2 Kg. Il colore del manto può essere molto variato, ci sono esemplari color cannella o color marrone-rossastro, neri e grigi; alcuni esemplari hanno il manto maculato, anche se la maggior parte di loro presenta una colorazione unica e uniforme.

Come accennato prima, viene molto spesso confuso con il cugino Caracal, anche se il Gatto dorato africano si differenzia per le orecchie che sono molto più piccole dell’altro esemplare. Nonostante sia un ottimo arrampicatore, un pò come tutti i felini, questo mammiferi.php">mammifero preferisce cacciare direttamente al suolo, mediante l’uso di artigli e denti. Si ciba principalmente di roditori, uccelli, scimmie, cefalofi e perfino ilocheri. È stato osservato che in cattività questo animale può vivere anche fino a 15 anni, mentre in natura non sono presenti informazioni precise. In generale non si hanno molte conoscenze su questo animale a causa delle sue abitudini di vita molto elusive e riservate.

È raro avvistarlo e soprattutto osservarlo durante le sue normali abitudini di vita, in quanto è un animale molto sospettoso e con sensi molto sviluppati, al minimo rumore scappa molto velocemente, nascondendosi nell’ambiente circostante in modo impeccabile. La gestazione di questi animali in allevamento dura circa 75 giorni, in seguito la femmina partorirà massimo due cuccioli, che saranno inizialmente ciechi, apriranno gli occhi dopo una settimana di vita. Per i primi sei mesi verranno allattati dalla femmina, successivamente inizierà lo svezzamento. A circa due settimane di vita, i piccoli mostrano i primi segni di curiosità, esplorando da soli brevi tratti dell’ambiente circostante. Non si hanno informazioni in merito ai metodi riproduttivi e alla gestazione della femmina in cattività.