Il Rampichino, facente parte della famiglia dei Certhiidae, è un esemplare molto piccolo, simile al rampichino alpestre ma molto più piccolo. Infatti, presenta una lunghezza di circa 12,5 cm e un peso di 10 grammi. Presenta un piumaggio di colore marrone scuro con macchie e strisce biancastre nella parte superiore, mentre nella parte inferiore è di colore bianco con striature marroni scure sui fianchi. Grazie a questa colorazione, riesce a mimetizzarsi senza nessun problema con le cortecce degli alberi, infatti, se resta perfettamente immobile appoggiato ad essi è impossibile avvistarlo.
È possibile avvistarlo in tutta Europa, Asia, Africa del nord ad eccezione della penisola scandinava. In Italia è possibile vederlo quasi ovunque tranne che in Sardegna, nella quale non ci si addentra mai; predilige vivere in foreste o boschi con un massimo di 2000 metri di altitudine. Nonostante questa sua particolare preferenza, è possibile avvistarlo anche nei parchi vicino al centro abitato. La sua dieta è prevalentemente insettivora, per procacciarsi il cibo utilizza il suo becco sottile e arcuato, grazie al quale riesce a nutrirsi di larve, uova, ragni, ecc., nascosti sotto la corteccia degli alberi e dei rami.
Una particolarità di questo uccello è il modo con cui si arrampica sugli alberi, si muove a spirale da un punto all’altro, appoggiandosi alla coda proprio come fanno gli esemplari del picchio (da qui prende spunto il suo nome). Questo esemplare è molto sedentario, ama arrampicarsi sugli alberi e restarci appollaiato, si sposta raramente, essendo molto protettivo nei confronti dell’ambiente in cui ha deciso di risiedere. Nidifica due volte l’anno, la prima covata viene eseguita tra marzo e aprile e la seconda a giugno. Il nido viene costruito all’interno di spaccature dei tronchi o dietro grossi pezzi di corteccia. Una volta terminata la costruzione, la femmina deporrà circa 7-9 uova le quali saranno covate da entrambi i genitori per circa 13-15 giorni.
Successivamente, i piccoli, saranno accuditi e sfamati per altri 16 giorni, momento in cui saranno in grado di volare in completa autonomia. Il suo richiamo è molto particolare in quanto inizia con un’intonazione molto bassa per poi sfociare, gradualmente in toni molto più alti e acuti. Oltre di avviso della sua presenza ad altre specie, il suo richiamo serve anche per avvicinare la femmina durante l’accoppiamento.