I Poriferi, meglio conosciuti come spugne, sono animali soprattutto marini. Generalmente non sono predatori e si nutrono per filtrazione. Non hanno una simmetria corporea e le dimensioni possono variare notevolmente: da pochi cm fino ad arrivare a circa 2 metri.
Di certo le spugne sono tra gli invertebrati meno complessi, non presentano organi ne’ tessuti, ma il loro corpo è composto da solo tre differenti tipologie cellulari aggregate tra loro, che svolgono i ruoli più essenziali come quello di protezione, nutrizione e riproduzione.
I poriferi si nutrono per filtrazione, infatti una caratteristica comune a tutte le specie è la presenza di una cavità centrale che amplia la superficie destinata al filtraggio delle acque. Struttura e Classificazione: Sebbene i poriferi presentano una struttura molto semplificata, in base alla ramificazione della cavità interna possiamo distinguere tre differenti tipologie strutturali. La più semplice e anche meno diffusa è detta “Ascon” ed ha una tipica forma a vaso. La seconda è la “Sycon”, anche in questa tipologia è mantenuta la forma a vaso, ma le pareti qui presentano delle pieghe. La terza struttura è la più complessa, la forma a vaso è totalmente stravolta e la cavità interna presenta numerosi canali ampiamente ramificati. Questa terza struttura è detta “Leucon” e attraverso le ramificazioni dei canali, l’acqua circola permettendo una maggiore alimentazione per filtrazione.
Le Spugne sono dotate di piccoli elementi scheletrici (spicole), diffusi in tutto il corpo e in base alla costituzione delle spicole abbiamo la classificazione usata attualmente dagli zoologi.
Classe Calcarea: qui le spicole sono date da carbonato di calcio, hanno forma ad ago o a raggio. La struttura del corpo può essere sia ad ascon che leucon e sycon.
Le spicole possono essere silice, fuse tra loro per formare una rete o un raggio a sei punte (Classe Hexactinellida), queste vivono dai 450 m fino ai 900 metri di profondità.
Infine vi è la classe delle Demospongie, spugne silicee o con presenza di una particolare proteina detta “Spongina”, queste spugne sono munite delle più brillanti colorazioni e qui la struttura a leucon può raggiungere dimensioni di 1 metro, sia in diametro che in altezza. Tra le demospugne sono presenti anche alcune specie di acqua dolce.
Nutrizione e Riproduzione:
La vita dei poriferi dipende dalle correnti d’acqua ed è proprio per sfruttarle a pieno che il loro corpo è organizzato intorno ad un sistema di canali e camere acquifere: le modalità di filtrazione dipendono quindi dalle strutture del corpo descritte in precedenza (ascon, leucon, sycon). Una spugna di 1 cm in diametro e 10 cm di altezza è capace di filtrare oltre 20 litri d’acqua in una sola giornata. Mediante la filtrazione i poriferi trattengono particelle alimentari come microalghe, batteri, protesti, gameti di altre animali acquatici e altro materiale organico.
Recentemente sono state scoperte rare specie carnivore (Asbestopluma) che utilizzando le spicole riescono a catturare piccoli crostacei, queste spugne vivono in acque profondissime.
Quasi tutti i poriferi sono ermafroditi (portano ambedue i sessi): uova e spermatozoi vengono prodotti in tempi diversi e rilasciati nell’ambiente marino. La fecondazione avviene in acque libere e porta allo sviluppo di piccolissime larve. In alcune specie i gameti femminili non vengono rilasciati, ma trattenuti all’interno della cavità della spugna, quando questa prende per filtrazione uno spermatozoo della stessa specie, invece di assumerlo come alimento lo utilizza per fecondare i gameti. Dopo la fecondazione, anche qui si forma una larva che viene liberata grazie alle correnti d’acqua che la trasportano all’esterno della cavità dell’animale. Le rare spugne d’acqua dolce si riproducono sessualmente con la produzione di capsule resistenti, dette gemmule, in grado di sopravvivere anche in periodi di essiccamento. Al ritorno delle condizioni favorevoli, con la comparsa d’acqua, la gemmula si sviluppa e si organizza a formare una nuova spugna.
Curiosità:
Le spugne contribuiscono alla pulizia e alla nitidezza delle acque, in quanto trattengono con la filtrazione molte particelle responsabili del classico torpore che si trova nelle profondità marine.
Nel 1999 è nato dalla penna di Nickelodeon, un cartone animato attualmente famoso anche in Italia: Spongebob. Il protagonista di questa serie è proprio una spugna di colore giallo, e il suo migliore amico è una stella marina!