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Picchio muraiolo

Picchio muraiolo

Il Picchio muraiolo, facente parte della famiglia dei Tichodromidae, è uno tra gli esemplari più difficili da avvistare, in quanto si nasconde tra le montagne più alte. Grazie alla sua capacità di arrampicata, per i suoi artigli ricurvi che gli permettono di scalare le varie rocce, il suo nome cinese significa proprio fiore delle rocce. È un esemplare lungo circa 15-17 cm, con un’apertura alare di circa 27 cm e un peso di 20 grammi, presenta delle ampie ali di forma arrotondata, una coda corta e il becco lungo e sottile.

 

Il colore del suo piumaggio è quello che lo differenzia da tutte le altre specie, cioè il corpo è di colore grigio, la coda nera con sfumature bianche ai bordi, ali nere con macchie arrotondate bianche e rosse molto vistose, visibili soprattutto durante il volo. Il maschio presenta la gola di colore nero, mentre la femmina presenta la stessa colorazione del maschio a differenza della gola che è di colore bianco, presentando comunque una tonalità di colori più opachi.

È un uccello stanziale, risiede stabilmente in zone montuose, dove costruisce anche il nido. In primavera/estate cercherà rifugio in zone fresche e umide, esposte principalmente verso nord, con un’altezza che va dai 1400 metri ai 3000 metri. In inverno invece, si sposta alla ricerca di pareti montuose più soleggiate con quote inferiori ai 1500 metri di altezza. Visita spesso castelli, chiese, torri e dighe nelle quali prevalentemente cerca riparo.

È possibile avvistarlo in tutta Europa e Asia compresi i Pirenei e le Alpi. Il Picchio muraiolo è completamente insettivoro, cercando le sue prede tra le pareti rocciose, svolazzando da una zona all’altra, proprio durante il volo, grazie alle sue particolari ali, ricorda quasi una grande farfalla. Durante il periodo della nidificazione, questo esemplare costruisce il giaciglio in prossimità di crepacci e strapiombi rocciosi.

La femmina successivamente deporrà circa 4 uova le quali saranno covate per 20 giorni; una volta nati, i piccoli saranno sfamati da entrambi i genitori per circa 4 settimane, momento in cui saranno in grado di volare in completa autonomia. In passato questo uccello veniva inserito nella famiglia dei Sittidae, solo in seguito sarà inserito nella specie corretta.