Del genere dei Mammuthus, il mammut era un animale proboscidato estinto eppure ancora ben noto e reso famoso dal cinema. Creature strettamente imparentate con gli elefanti che a tutt’oggi noi possiamo ammirare, erano dotati di mole e zanne particolarmente imponenti.
Aspetto:
Creature dalle dimensioni notevoli, i Mammut vissero fino a 3500 anni fa circa. Di loro si hanno ricostruzioni precise, grazie anche ai numerosi ritrovamenti fossili. Pare che fossero dotati di lunghe zanne ricurve e bianche e di un vello che ricopriva l’intero corpo. Particolarmente famosa è la specie di mammut lanosi, dotati appunto di una fitta lana che ne ricopriva tutto il corpo e che li aiutava a fronteggiare il freddo pungente che caratterizzò tutta l’Era Glaciale.
Per quanto esistessero diverse tipologie di mammut, il più grande conosciuto era il Sungari e poteva raggiungere l’altezza di 5 metri al garrese. Il peso orientativo di queste mastodontiche creature doveva aggirarsi intorno alle 6 – 8 tonnellate.
Distribuzione:
Per quanto si sia convinti che il mammut abbia avuto come casa l’Africa del Nord, sviluppandosi circa 4,8 milioni di anni fa, le ricerche e i ritrovamenti hanno dimostrato che lentamente i mammut si spostarono raggiungendo non solo tutta l’Africa, ma anche l’Europa, l’Asia ed il Nord America.
Estinzione:
Ancora non si conosce la causa reale dell’estinzione dei mammut per quanto in molti sono convinti che la motivazione sia da attribuire principalmente ai cambiamenti climatici intervenuti. Altre teorie propongono invece la possibilità della malattia che abbia prima decimato ed in seguito sterminato i mammut.
La teoria più valida resta comunque quella dell’estinzione a causa della pressione venatoria. Basti pensare che l’unico luogo nel quale i mammut nani sopravvissero più a lungo (fino almeno al 1500 a.C.) fu l’isola di Wrangel, in un angolo di Russia difficilmente raggiungibile.
Pare che una specie di mammut nana sia vissuta anche in Sardegna estinguendosi all’incirca 500.000 anni fa.