La Nocciolaia è un uccello facente parte della famiglia dei Corvidi, possiede un becco molto particolare, nero e appuntito definito a pugnale, la coda è corta e tronca e le ali sono molto grandi e arrotondate. Il piumaggio del corpo è di colore marrone scuro con la presenza di macchie bianche sparse in maniera omogenea, le ali e la coda sono nere con la parte finale di colore bianco. È possibile avvistare questo esemplare in vaste aree, dalla Scandinavia al Nord Europa, dalla Siberia all’Asia orientale, Giappone compreso. Nel nostro Paese è possibile avvistarla prevalentemente sulle Alpi, in quanto predilige di gran lunga gli alberi sempre verdi per poter nidificare; vasti gruppi di Nocciolaia sono stati avvistati anche nelle foreste alpine di conifere dell’Eurasia, sulle Alpi, Carpazi, Penisola Iberica, sulla catena dell’Himalaya e sulle coste della Cina occidentale.
La nocciolaia è molto legata al Pino Cembro, essendo per lui una fondamentale fonte di cibo e di riparo, tant’è che per molti anni, la Nocciolaia è stata selvaggiamente cacciata, ritenendola la massima responsabile della quasi scomparsa dell’albero. Anni dopo è stato scoperto che questo uccello è invece fondamentale per la diffusione del pino, motivo per cui la caccia venne abolita e la Nocciolaia venne inserita tra le specie protette a rischio. Il suo verso è inconfondibile agli esperti, il suo krèe kreè è praticamente il suo biglietto da visita; si nutre principalmente di semi, pigne, nocciole, castagne, insetti e uova di altre specie (nidi di vespe e api comprese).
Il nido viene costruito sui rami degli alberi più alti, nella parte più soleggiata, una volta terminata la preparazione, la femmina deporrà circa 4 uova, le quali saranno covate per 18 giorni. Per gli ulteriori 23 giorni dopo la nascita, entrambi i genitori nutriranno e proteggeranno i loro piccoli, i quali al termine dello svezzamento, potranno volare in totale autonomia.
La nocciolaia è una specie prevalentamente migratrice, ma alcuni esemplari, se l’inverno è particolarmente freddo da impedire ai pini di produrre conifere, tende a spostarsi in zone più calde. Questo uccello può essere facilmente addomesticabile, in quanto ama molto la compagnia dell’uomo; in Inghilterra e Olanda sono state presentate diverse fotografie, raffiguranti questo uccello sulla testa o sulla spalla del proprio padrone, accompagnandolo per tutta la durata della sua vita.