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Allodola

Allodola

L’Allodola (Alauda arvensis), facente parte della famiglia dei Passeriformi e degli Alaudidi, è una specie molto diffusa soprattutto in Europa e in Asia. Se negli altri Paesi, in base al clima invernale, può essere una specie migratrice, quindi si sposta da una zona all’altra in inverno facendo ritorno nel paese scelto solo in estate, in Italia è una specie detta stanziale, in quanto si sposta dal nord al sud in base al clima, senza comunque mai uscire fuori dal nostro Paese.

Predilige le zone steppose, coltivate, nonché prati, zone sabbiose, pascoli e pianure e gli piace vivere normalmente in località aperte ed erbose. Questo esemplare può raggiungere una lunghezza pari a 19,5 cm, con un’apertura alare di circa 37 cm e un peso di 48 g. Famosa per il suo aspetto, l’Allodola presenta un piumaggio di color marroncino con delle striature nere nella parte superiore e striature più chiare invece nella parte posteriore. La coda presenta una colorazione bianca e questa caratteristica è presente per entrambi i sessi, ma la particolarità che caratterizza questo uccello è il suo canto, molto armonioso e acuto, sostenuto per lungo tempo durante il volo.

Una curiosità di questa specie è quella che, a differenza dei suoi “cugini” alati, non si posa mai sugli alberi, ma predilige sassi, muretti e bassa vegetazione.

Riproduzione:
La femmina durante la fase riproduttiva è solita preparare il nido con erbe, ramoscelli e materiali vari trovati nella vegetazione, scegliendo sempre zone protette per costruire il nido. Tra marzo e agosto la femmina si prepara a deporre le uova, il numero può variare dalle 3 alle 6 unità per volta, le quali verranno covate per circa 12 giorni. Durante le prime tre settimane di vita, i piccoli, verranno sfamati sia dalla mamma che dal papà, successivamente a questo periodo, i nuovi nati saranno in grado di volare e procurarsi il cibo in completa autonomia.

Alimentazione:
Il pasto preferito dell’Allodola è composto da semi, vegetali e insetti. È un esemplare ancora molto presente in natura, seppur minacciato dai continui incendi, disboscamenti e periodi venatori in quanto la sua carne è considerata molto prelibata.

Attorno a questa specie, grazie al suo famoso canto mattutino, sono state create molte storie, nonché è stata di ispirazione per molti poeti e letterati.