Nelle favole fa sempre la parte del saggio del bosco, a cui si rivolgono gli altri animali per avere pareri e consigli. Quello che è certo è che il gufo è un “tipo” molto particolare: passa le giornate a dormire, si sveglia solo la sera e durante la notte, al contrario di quasi tutti gli altri esseri viventi, tiene gli occhi bene aperti e va a caccia dei piccoli animali di cui si nutre.
Scopriamo insieme alcune curiosità di questo splendilo volatile.
Mi gira la testa!
Nonostante l’ottima vista notturna e la capacità di vedere meglio da lontano piuttosto che da vicino, i gufi non sono in grado di ruotare gli occhi, in quanto fissati all’interno delle orbite.
Al contrario però, la loro testa può girarsi fino a 270 gradi: ben 135 gradi per lato! Questa caratteristica, sebbene li costringa a girare la testa per guardarsi intorno, permette loro di avere un’ottima visuale perfino alle loro spalle!
Masticare? No, grazie!
Fatto curioso, ma vero: il gufo non è assolutamente in grado di masticare.
Nel caso in cui la sua preda sia di piccole dimensioni, la ingoia in un sol boccone, se al contrario la preda presenta dimensioni più grandi, si aiuta con il becco per lacerare il cibo in pezzi più piccoli.
Per ovviare a questo piccolo “problema” e digerire meglio, il gufo è dotato di ben due stomaci e ciò che non è in grado di digerire (ossa frantumate, pelliccia e piume) lo rigurgita dopo circa dieci ore.
In linea generale, questi voaltili hanno un’alimentazione prevalentemente carnivora: si nutrono di uccellini, topi e altri piccoli mammiferi, ma anche di insetti, falene, ragni e lucertole.
Gufo e civetta sono la stessa cosa?
Sebbene gufo e civetta abbiano caratteristiche molto simili e vengano spesso confusi, appartengono a specie differenti. Come è possibile quindi distinguere un gufo da una civetta?
Per prima cosa, il gufo è grande circa il doppio della civetta, che può arrivare al massimo a 20-30 centimetri di lunghezza. Le piume di quest’ultima sono inoltre molto morbide e di un colore tra il bruno, il grigio e il castano, più chiare sul petto e sul ventre, a differenza del gufo che ha una colorazione più scura e possiede piume capaci di ricoprire tutte le zampe, artigli compresi (nella civetta questo non avviene) che permettono all’animale di difendersi dai climi più rigidi e dai morsi dei roditori.
Un’ultima importante differenza è il verso: più stridulo quello della civetta, più lugubre quello del gufo, denominato “bubolo” (dal nome scientifico del Gufo reale, Bubo bubo).